Anche i Paperoni tedeschi si schierano “Tassateci di più e non tagliate il welfare”
BERLINO – «Abbiamo tanti soldi, più di quanti ce ne servano. Per affrontare la crisi aumentate le tasse a noi ricchi, non tagliate welfare e servizi ai poveri o ai meno abbienti!». L’appello è di un gruppo di 48 tedeschi ad alto reddito, rilanciato ieri dal quotidiano berlinese Der Tagesspiegel in apertura della sezione economia. L’esempio dato in America dalle dichiarazioni pubbliche del supermiliardario Warren Buffett, poi a Parigi da molti esponenti delle “grandes familles” francesi, fa scuola. Viene raccolto anche dai ricchi della prima economia europea. E gli economisti dà nno loro ragione: l’erario federale, raccogliendo l’invito dei “Paperoni” di Germania a spremerli di più, potrebbe contare su entrate tributarie supplementari stimate tra i dieci e i venti miliardi di euro in più ogni anno.
L’iniziativa è partita da Peter Vollmer, un editore berlinese settantunenne. «Non mi servono tutti i soldi che ho, ne ho più che abbastanza e la proprietà non è una priorità intoccabile per me, con parte dei miei soldi si possono fare cose sensate nell’interesse pubblico», egli dice. E ha lanciato un appello a organizzarsi per un pressing dei ricchi sul potere politico, chiedendo di essere tassati di più. Hanno già risposto in quarantotto persone: psicoterapeuti, pedagoghi, medici, imprenditori, insomma cittadini benestanti d’ogni tipo.
«Siamo intellettuali mossi dalla coscienza», ha spiegato Herr Vollmer al Tagesspiegel. L’editore non è nuovo a sorprese del genere: l’anno scorso ha donato 5 milioni di euro a un’associazione di beneficienza che si batte per imporre condizioni di lavoro più umane.
Il Tagesspiegel, aiutato da Herr Vollmer, ha fatto i conti: anche in Germania i ricchi sono sempre più ricchi, e la forbice del reddito si aggrava. Almeno 90mila cittadini federali hanno un patrimonio di 5 milioni di euro. Per cui, se il governo li tassasse di più introducendo tasse sulle proprietà immobiliari, o restaurando la patrimoniale abolita da Helmut Kohl, le entrate tributarie aumenterebbero tra i 10 e i 18 miliardi secondo Stefan Bach dell’istituto economico Diw, e di 20 miliardi l’anno a detta dell’armatore amburghese Peter Kraemer, un altro ricco solidale.
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