Tornano i ticket già  da lunedì Pensioni, prelievo ai benestanti

by Sergio Segio | 14 Luglio 2011 6:45

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ROMA – La manovra si rafforza e colpisce duro. Sotto l’ombrello della tregua che sembra essersi instaurata sui mercati ieri la Commissione Bilancio ha intrapreso l’iter lampo con l’obiettivo di portare oggi nell’aula del Senato il provvedimento e per approvarlo alla Camera – come ha annunciato lo stesso ministro Tremonti ieri mattina all’Abi – nella giornata di domani.
Da lunedì si comincerà  a pagare il prezzo a cominciare dalle novità  introdotte dagli emendamenti del relatore Gilberto Pichetto Fratin, commercialista piemontese specializzato in ragioneria. La prima è il ritorno, dalla prossima settimana, dei ticket da 10 euro sulla specialistica e sulla diagnostica e da 25 euro sui «codici bianchi» per il pronto soccorso. L’esenzione era stata finanziata per la seconda metà  dell’anno per 480 milioni e i ticket sarebbero dovuti tornare il 1° gennaio del 2012: mancano le risorse e dunque il balzello anticipa di cinque mesi. Dura la reazione del Pd: «E’ uno strumento iniquo e inefficace».
Cambia la «patrimoniale» sui titoli di Stato, introdotta attraverso il rincaro del bollo sui dossier che appare più progressiva e diventa salata per le somme più alte: viene salvato chi ha meno di 50 mila euro di titoli che continuerà  a pagare 34 euro; fino a 150 mila euro si pagheranno 70 euro; 240 fino a 500 mila euro e 680 euro sopra i 500 mila euro. Dal 2013 chi ha più di 500 mila euro di titoli dovrà  pagare fino a 1.100 euro l’anno di bolli.
Terzo terreno d’azione delle modifiche è quello delle pensioni. Si salvano parzialmente, per il biennio 2012-2013, quelle tra tre e cinque volte il minimo, cioè tra 1.428 e 2.341 euro lordi mensili: la rivalutazione non sarà  dimezzata al 45 per cento ma scenderà  dal 90 al 70 per cento. Pagano le pensioni sopra i 2.341 euro che non avranno più rivalutazione (avevano il 75 per cento).
Vengono inoltre colpite, fin dal prossimo mese d’agosto, le pensioni d’oro: un contributo di solidarietà  si applicherà  fino al 31 dicembre 2014. Sui trattamenti che superano i 90 mila euro il contributo di solidarietà  è del 5 per cento per la parte eccedente tale importo e fino a 150 mila euro. Sopra i 150 mila euro scatta il contributo del 10 per cento.
Si anticipa inoltre al primo gennaio 2013 (anziché dal 2014) l’aggancio delle pensioni all’aspettativa di vita. Dal 2013 dunque l’incremento sarà  di tre mesi. Per gli anni successivi (dal 2016) la stima degli adeguamenti triennali è pari a quattro mesi fino a circa il 2030 con successivi adeguamenti inferiori (tre mesi) fino al 2050 circa. L’adeguamento cumulato al 2050 è pari a circa 3 anni e 10 mesi.
Modifiche parziali anche alla norma che imponeva il tetto dell’1 per cento per la deducibilità  degli ammortamenti delle concessionarie di beni pubblici. Si salvano solo le concessioni autostradali e la Confindustria protesta. Aumenta l’imponibile delle stock option, i benefit in azioni che vengono concessi ai dirigenti e ai dipendenti di società  quotate, su cui viene applicata un’aliquota addizionale del 10 per cento.
Novità , infine, sul patto di stabilità  interno: cambiano i parametri di vituosità  per i comuni. Ma Comuni e Regioni sono sul piede di guerra: il presidente del “parlamentino” delle Regioni Vasco Errani ha parlato di «gravi conseguenze», mentre Delrio (Anci) ha detto che la manovra «mette in ginocchio» i Municipi.

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