by Sergio Segio | 18 Luglio 2011 7:02
Tale assunzione è paradigmatica dello stretto rapporto instaurato tra gli alti funzionari della polizia londinese e News International, editrice di News of the World, il quotidiano al centro dello scandalo.
Sir Paul era riuscito a superare indenne le prime due grosse crisi del suo mandato: l’arresto del parlamentare conservatore Damian Green nel suo ufficio di Westminster per ragioni mai chiarite e le manifestazioni studentesche durante le quali erano stati aggrediti il principe Carlo e sua moglie. Pare che i suoi rapporti con l’impero Murdoch fossero ancora più forti.
Poco prima la polizia aveva arrestato Rebekah Brooks, ex direttore di News of the World e amministratore delegato di News International, per intercettazioni illecite e per corruzione di agenti della polizia. Stephenson è il funzionario di polizia in più alto grado del Regno Unito. È uomo dalla carriera prestigiosa, prima nel Lancashire, poi alla Metropolitan Police. Era considerato uomo integerrimo, promotore di un programma di modernizzazione della polizia e di un maggior avvicinamento di quest’ultima ai servizi segreti per una più efficiente lotta al terrorismo. Adesso, però, le sue dimissioni sembrano segnalare che la corruzione diffusa da News International, e in particolare da News of the World, ha ormai raggiunto i più alti livelli. Sir Paul aveva accettato in regalo un soggiorno gratuito in una spa di lusso a Champneys, presso la quale Neil Wallis lavorava come consulente per le pubbliche relazioni. Wallis in seguito era stato assunto dalla polizia londinese.
Le dimissioni di Stephenson, al pari di quelle di Rebekah Brooks, fanno ventilare la possibilità che i rapporti tra i massimi livelli della Metropolitan Police e News International siano da verificare. Ed è su questo che dovranno indagare domani i parlamentari, quando Rupert Murdoch e suo figlio James – presidente di News International – dovranno risponderne. Per il momento nulla è comprovato. Quello che era iniziato come un caso minore di intercettazioni telefoniche da parte di uno o due giornalisti sta facendo tremare l’intero establishment britannico. E di giorno in giorno miete vittime.
(Traduzione di Anna Bissanti)
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