Sui tagli alla politica lite e mediazione: restano ma simbolici

by Sergio Segio | 1 Luglio 2011 7:10

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ROMA— Alla fine di una seduta del Consiglio dei ministri agitata e tesa, l’attesa e annunciata mannaia sui costi della politica non si è abbattuta con eccessiva violenza sul Palazzo. Contro gli annunci e le aspettative, si è presentato combattivo il ministro per l’Attuazione del programma Gianfranco Rotondi, che guidava il fronte, sostenuto anche da Stefania Prestigiacomo, dei più decisi nel difendere i parlamentari. Dall’altra parte, c’era il ministro Giulio Tremonti, spalleggiato tra gli altri da Sacconi, Brunetta, Brambilla e Romano. Rotondi ha parlato a lungo, incitando i ministri a difendere il Parlamento dall’accusa di essere una casta, la Casta raccontata da Stella e Rizzo, citati più volte.
Una discussione dai toni accesi, nei quali è intervenuto il ministro Tremonti, che ha avvertito: «Senza la riduzione dei costi della politica non entri nella stanza della manovra: non puoi chiedere se non dai, non puoi ridurre se non autoriduci» . Discussione calda, al punto che la riunione del Consiglio dei ministri è stata interrotta alle 18. Dopo una trattativa, si è arrivati a una mediazione.
Tremonti in conferenza stampa ha annunciato che per adeguare i costi «alle prassi europee» sarà  istituita «una Commissione, guidata dal presidente dell’Istat» . Il principio guida sarà  «un rinvio alle prassi europee» : a partire dalla prossima legislatura e tenendo fermi i diritti acquisiti, si prenderà  in considerazione la media dei «sei grandi Paesi dell’area euro» .
Decisi anche tagli agli aerei di Stato: ne avranno diritto solo il capo dello Stato, i presidenti del Senato e della Camera e il presidente del Consiglio: tutti gli altri potranno utilizzarli solo per impegni internazionali e motivati. Tutto sarà  documentato sul sito. Tagli anche alle auto blu, ma le modalità  operative saranno definite dal ministro Renato Brunetta.
In ogni caso non potranno superare, se non per le più alte cariche dello Stato, i 1.600 di cilindrata. Previsto l’election day con l’accorpamento delle elezioni nazionali e amministrative. Accorpamento che non riguarderà  i referendum. Ci sarà  un taglio del dieci per cento al finanziamento dei partiti. E una riduzione dello stipendio dei ministri, conferma il titolare dell’Agricoltura, Saverio Romano, tra i più decisi a chiedere «una mannaia» sui costi della politica. Ironico Silvio Berlusconi: «C’è il rischio che il mio successore a Palazzo Chigi prenda più del sottoscritto, 2.400 euro al mese, che do in beneficenza» .
Rotondi ora spiega: «Il taglio più grande al costo della politica lo fece Mussolini con il Parlamento» . Il ministro mostra la busta paga dei parlamentari: «Tolti i 4 mila euro per i portaborse, i 4 mila di rimborso spese, ne restano solo 4 mila. Molto meno di quanto prendono i dirigenti. I parlamentari alla fine son dei poveracci che vivono in alberghi medi, mangiano male e vengono rimproverati dalle mogli: quando lavoravi allo studio campavamo meglio. Lo so, non si dice, ma io adoro l’impopolarità » . Ma non troppo: «Però non mi fate passare per chi difende i privilegi. Tra l’altro, diciamo la verità , le conclusioni sono state modestine, i tagli ci sono, ma più che altro simbolici. Io avrei abolito del tutto le auto blu» . Ma anche gli stipendi dei parlamentari: «Quando saranno parametrati ai benefit europei, vattelapesca cosa succede: magari aumentano» . Non solo: «Bisognerebbe intervenire sui vitalizi, ma non è nostra competenza. Io abolirei anche la pensione per chi fa solo una legislatura» .

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