Sì da otto Regioni allo smaltimento dei rifiuti di Napoli

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Il governatore della Campania ha allargato le braccia: «Siamo in piena criticità , ancora. Abbiamo utilizzato tutte le capienze extra-provincia di Napoli» . Caldoro ammette che al momento si profila una fase acuta per via del riempimento degli impianti di tritovagliatura, gli Stir, che vengono usati come discariche temporanee. Adesso si aspettano i primi nulla osta delle Regioni in base al decreto sui rifiuti appena approvato dal Consiglio dei ministri.
Secondo Caldoro già  oggi ne potrebbero arrivare due o forse anche tre. Ma nel piano di smaltimento rifiuti le società  provinciali campane hanno individuato almeno otto Regioni disposte ad accogliere i rifiuti di Napoli e di tutta la Campania. Le Regioni sono la Sicilia e la Puglia, le Marche e la Toscana, l’Emilia Romagna e la Liguria, la Lombardia e il Trentino Alto Adige. Con queste Regioni andranno stretti accordi che dopo il nulla osta politico dovranno essere concretizzati fra gestori di impianti.
Mentre Caldoro annuncia che, nel frattempo, potrebbero aggiungersi altre due Regioni alla lista delle otto, dall’ufficio flussi della Regione Campania hanno pronto un provvedimento per liberare gli Stir della provincia di Napoli e portare la frazione umida (già  trattata nei siti partenopei) in alcune discariche di Avellino, Benevento, Caserta. Il provvedimento, operativo già  da ieri sera, tiene conto delle esigenze della Sapna (la società  provinciale addetta allo smaltimento dei rifiuti della provincia di Napoli) e con l’Asia (l’azienda dei rifiuti di Napoli).


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