Rifiuti, lite in Liguria «Burlando è un pirata»

by Sergio Segio | 10 Luglio 2011 6:50

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GENOVA— Il sindaco di Genova Marta Vincenzi aveva dato la disponibilità  ad accettare nella discarica di Scarpino 20 mila tonnellate di rifiuti da Napoli ma dalla Regione è arrivata una frenata: «Per ora, solo duecento tonnellate» ha detto il governatore Claudio Burlando. L’equivalente di dieci Tir. Vincenzi c’è rimasta male ma, dice, peggio di lei c’è rimasto il vicensindaco di Napoli Tommaso Sodano: «Ieri, quando l’ha saputo, piangeva» ha detto il sindaco genovese. Proprio lacrime no, è il commento di Sodano, «non mi faccio prendere da crolli emotivi» , ma conferma: «È stata una doccia gelata, un brutto colpo» .
Burlando ha motivato la decisione: «Napoli ha la nostra solidarietà , ma chiediamo al governo degli atti concreti: sblocchi l’apertura della nuova strada che porta alla discarica di Scarpino, finita, collaudata ma chiusa per lungaggini burocratiche da due mesi, e affronti con noi il problema delle due ditte liguri che lavorano in Campania la Fisia Italimpianti e la Lavajet, che rischiano di mandare a casa trecento dipendenti» . Burlando sarà  a Roma mercoledì per affrontare questi problemi con il sottosegretario alla presidenza del consiglio Letta. Ma Vincenzi non risparmia le critiche al suo compagno di partito (Pd): «Burlando mi ricorda i genovesi quando andavano per mare e facevano un po’ i pirati e si appostavano in attesa del passaggio dei convogli del nemico per saltargli addosso.
 Il Comune vuole fare le sue battaglie in mare aperto» . La settimana che si presenta sarà  importante per l’emergenza rifiuti. Ieri, a seguito dell’ordinanza firmata dal presidente della Regione Campania Caldoro, sono iniziati i conferimenti nelle discariche di Benevento (Sant’Arcangelo Trimonte), Caserta (San Tammaro) e Avellino (Savignano Irpino), ma i presidenti delle Province hanno annunciato ricorsi al Tar per bloccare l’arrivo dei camion: «Qui c’è spazio solo per i nostri rifiuti» . «Con i no e con i veti non si va da nessuna parte» ha detto Caldoro invitando le Province a collaborare. «La Regione ha fatto la sua parte pur avendo solo poteri sostitutivi» ha aggiunto.
Subito il sindaco di Napoli De Magistris ha replicato un po’ piccato: «Anche il Comune l’ha fatta e sempre la farà , ben oltre le sue pertinenze» . «Il governo dopo aver aiutato Palermo per i fondi Fas dovrebbe aiutare Napoli con maggior risorse» gli ha fatto eco Sodano. Ma, a parte le polemiche, il pericolo più vicino è che oggi, domenica, le discariche siano chiuse: «È grottesco — ha detto De Magistris— abbiamo invitato le Province a tenere aperti i siti, spero che sia solo una questione di burocrazia, non voglio pensare altro. Ora è importante far rispettare l’ordinanza della Regione e continuare a scaricare. Ma dobbiamo stare con i piedi per terra, dobbiamo aspettare prima di essere sicuri di uscire da questa situazione» . E il sindaco si è rifiutato di commentare le parole di Umberto Bossi che l’ha definito «un chiacchierone» . Ieri nelle strade di Napoli c’erano 1.700 tonnellate di rifiuti a fronte delle 1.580 di giacenza registrate venerdì, secondo la stima dell’Asia, l’agenzia igiene ambientale.
Gli Stir dovrebbero essere presto svuotati dalla frazione organica già  trattata e potranno ricevere e lavorare la spazzatura che si è accumulata nelle strade.
La situazione potrebbe migliorare molto, se nulla si inceppa. Ora a fronte della frenata della Liguria che, nella migliore delle ipotesi allunga i tempi del conferimento di rifiuti al Nord, Napoli nell’immediato guarda soprattutto all’Emilia che ha assicurato il suo aiuto.

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