Parmalat è francese Opa al capolinea Lactalis arriva al 50%

Loading

C’è ancora oggi per aderire all’offerta ma a questo punto la partita è chiusa. Non che ci fossero dubbi. A dir la verità  aleggiava giusto qualche incertezza sulla possibilità  dei francesi di superare il 50%della Parmalat, visto il ritmo delle adesioni. Di solito però è negli ultimi giorni che gli investitori consegnano i titoli e ieri è arrivato un pacchetto dell’ 11%del gruppo di Collecchio, che ha portato il totale raccolto al 21,83%. Aggiunto al 29%in mano a Lactalis ha permesso così di superare con un giorno di anticipo il 50%. E ora i francesi puntano a chiudere la partita con il 55-60%. Chiuso il dossier Opa, e con un nuovo consiglio d’amministrazione già  insediato, mancano ancora alcuni dettagli a Lactalis per completare il piano.
Dettagli significativi, a cominciare dalla nomina del nuovo amministratore delegato e dalla sostituzione del direttore finanziario che prenderà  il posto di Pierluigi De Angelis. Quest’ultimo si è dimesso a fine giugno ma ha dato la disponibilità  a restare fino al consiglio che il 28 luglio approverà  la semestrale. E che potrebbe procedere alla nomina del nuovo amministratore delegato. Il consiglio potrebbe tuttavia riunirsi anche prima per attribuire le deleghe. Non è inusuale infatti, quando c’è un’Opa, che il board venga convocato al termine dell’offerta per fare il punto. Il nuovo amministratore delegato non sarà  necessariamente un francese.
Dopo l’insediamento del consiglio presieduto da Franco Tatò (nella foto) e la nomina dei comitati interni, hanno iniziato a circolare molte indiscrezioni sui possibili candidati. Secondo fonti vicine al dossier la rosa sarebbe ristretta e comprenderebbe anche i consiglieri Antonio Sala, Daniel Jaouen, entrambi membri del comitato nomine di Parmalat che dovrà  indicare l’amministratore delegato, Marco Jesi e Olivier Savary.


Related Articles

Torna la minaccia degli avvoltoi

Loading

ARGENTINA Riemerge lo spettro del default. Per un Paese, il primo e l’unico al mondo dove il crollo del debito sovrano sotto i colpi della finanza mondiale, ha visto una risposta positiva del nuovo governo che, rinegoziando il debito, ha superato la crisi

Amartya Sen tra i pensionati dello SPI-CGIL

Loading

Martedì 24 maggio lo Spi-Cgil organizza una giornata di studio con il Premio Nobel per l’economia Amartya Sen. Ne ha dato notizia il manifesto ed è di qualche interesse capire come nasce questo confronto tra un pensatore «globale» e un sindacato che organizza quasi tre milioni di pensionati e persone anziane. 

Più Chrysler e meno Fiat

Loading

L’ex Belpaese diventerà  una «succursale» del gruppo guidato dal manager in maglioncino? Probabile L
INGOTTO Marchionne a Detroit: «Se mancano investimenti in Italia la colpa è dei sindacati». La fusione tra i due marchi sarà  nel 2014. La sede del gruppo? L’ad non svela l’arcano

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment