Napolitano rinuncia agli aumenti

by Sergio Segio | 31 Luglio 2011 8:07

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ROMA — Da domani Camera e Senato discuteranno il piano di tagli di spesa. Ieri il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha deciso di dare il buon esempio, annunciando che rinuncerà  all’adeguamento annuo all’indice dei prezzi al consumo della sua retribuzione. Un annuncio che completa il piano di risparmi del Quirinale, che restituirà  alle casse dello Stato 15 milioni di euro.
Soldi che arriveranno dalla riduzione delle pensioni del Quirinale: il capo dello Stato, infatti, ha firmato anche i decreti per l’applicazione del contributo di solidarietà  sulle pensioni e per la riforma delle pensioni di anzianità . Nei prossimi tre anni, quindi, il Colle restituirà  al ministero dell’Economia 15.048.000 euro. Nessun taglio invece alla dotazione del capo dello Stato. Un annuncio, quello del Quirinale, accolto da lodi bipartisan. Antonio Di Pietro: «È un segnale importante per il Paese e un monito per il Parlamento » . Ma il leader dell’Italia dei Valori va oltre: «A settembre torneremo a raccogliere le firme per un disegno di legge di iniziativa popolare volto ad abrogare le Province e il loro costoso apparato» .
Per il Verde Angelo Bonelli «ora il Parlamento deve seguire il suo esempio» . Anche il pdl Osvaldo Napoli parla di «buon esempio» ma rivendica anche i tagli dei parlamentari già  fatti: «Da quattro anni l’indennità  dei parlamentari, al lordo di tutte le voci, è stata decurtata di 5 mila euro» . Nel coro degli elogi, si distingue la voce di «Spider Truman» , l’anonimo fustigatore della Casta su Facebook: «È un gesto di pura propaganda. Il presidente della Repubblica rinuncia a 68 euro al mese» . Ma quanto guadagna il capo dello Stato?
Lo ha ricordato Donato Marra, segretario generale della Presidenza della Repubblica: l’assegno lordo — unico emolumento, essendo stata sospesa sia l’erogazione dell’indennità  di senatore a vita sia il vitalizio maturato in 38 anni di attività  â€” ammonta a 239.181 euro, che al netto delle ritenute fiscali arrivano a 136.397,81. Ovvero poco più di 11 mila euro netti al mese.

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