«Troppo potere ai media» Le scuse di Cameron

by Sergio Segio | 21 Luglio 2011 6:58

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LONDRA — È tornato. David Cameron, la cui presenza durante i momenti più caldi della vicenda delle intercettazioni è stata tutt’altro che assidua, si è presentato ieri alla Camera dei Comuni e per più di due ore ha risposto alle domande dei deputati, 136 in totale.
Con il senno di poi, ha precisato, non avrebbe assunto l’ex direttore del News of the World Andy Coulson come addetto stampa: gli dispiace che la sua decisione abbia causato «furore» , ma non si è scusato, come invece chiedeva a gran voce il partito laburista. «Sono all’antica, credo ancora nella presunzione d’innocenza, tutt’ora non ci sono prove che Coulson sapesse delle intercettazioni» .
Se dovesse emergere che Coulson ha mentito non solo a lui, ma anche alla polizia e al Parlamento, allora, ha precisato il premier, presenterà  le sue più sentite scuse. Per i conservatori, gli ultimi giorni non sono stati propizi. I sondaggi li danno in calo; per limitare i danni serviva un intervento forte e Cameron ha fatto del suo meglio. «Non ho mai avuto conversazioni inappropriate con i vertici di News International sulla manovra d’acquisto di BSkyB» , ha sottolineato, ricordando che per evitare ogni sospetto aveva messo la decisione in mano a Jeremy Hunt, ministro per la cultura e i media. Non contenti, i deputati hanno insistito sulla questione chiave: di cosa ha parlato, allora, durante i 26 dichiarati incontri con esponenti della società  di Murdoch».
 Infastidito, il premier ha ribadito la sua totale estraneità  ai fatti e ricordato che ci sono problemi ben più gravi in Gran Bretagna, come la necessità  di riconquistare la fiducia della gente e la situazione economica. Cameron ha annunciato inoltre che l’inchiesta sulle intercettazioni, che verrà  condotta dal giudice Sir Brian Leveson, coprirà  non solo la carta stampata, ma anche le televisioni, Internet e i social media. Tra i suoi compiti, c’è quello di esaminare se sia opportuno cambiare la legge sulla proprietà  degli organi d’informazione. «Non dovremmo permettere che un gruppo diventi così potente» , ha detto, riferendosi non solo a News Corp, ma anche alla Bbc.
 Il premier non esclude che sia opportuno staccare dal mondo politico la decisione su a chi appartengono gli organi d’informazione. «Dobbiamo essere— ha sottolineato — al di sopra di ogni sospetto» . All’indomani dell’audizione in Parlamento, Rupert Murdoch ha lasciato il Regno Unito, non prima, però, di contattare per email tutti i dipendenti del gruppo. «Stiamo facendo il possibile — ha scritto— per fare luce sul passato ed assicurarci che i seri problemi che abbiamo avuto non si verifichino più» . «Sono sicuro — ha precisato — che emergeremo una compagnia più forte» .

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