«Report» si farà  Trovato l’accordo per la tutela legale alla Gabanelli

by Sergio Segio | 29 Luglio 2011 6:56

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Nel «caso Gabanelli» il problema riguardava la tutela legale. La conduttrice la esigeva, vista la delicatezza dei temi che affronta, mentre l’azienda sosteneva di dover ridefinire la questione della responsabilità  civile di dipendenti e collaboratori, alla luce della sentenza che qualifica la Rai come ente di diritto pubblico. Ieri in consiglio d’amministrazione il direttore generale Lorenza Lei si è presentata con una proposta che prevedeva la copertura legale, con l’eccezione dei casi di accertata malafede e colpa grave. Una soluzione provvisoria, in attesa delle nuove regole, ma che avrebbe permesso di dare il via libera a Report. Si è aperta un’aspra discussione, con i consiglieri di centrodestra (Petroni, Bianchi Clerici, Verro, Rositani) che contestavano una soluzione apposita per la Gabanelli e i consiglieri di centrosinistra (Rizzo Nervo, Van Straten, De Laurentiis) che difendevano la trasmissione.
Lorenza Lei ha chiesto il voto del consiglio. Il presidente Garimberti ha accettato. E qui c’è stata la sorpresa, perché il consigliere di centrodestra Alessio Gorla ha detto: «sono in imbarazzo: è giusto riconoscere ai giornalisti la tutela, ma l’applicazione sarebbe problematica, essendo la Rai ente di diritto pubblico. Preferisco uscire» . Risultato: a favore della tutela Garimberti e i tre consiglieri di centrosinistra. Contro, i quattro consiglieri di centrodestra rimasti.
Il voto del presidente in questi casi vale doppio e la Lei ha ottenuto il mandato a rinnovare il contratto della Gabanelli. Lo sconfitto di questa vicenda sarebbe soprattutto il ministro Tremonti, che denunciò Report all’Agcom per un paio di servizi. Gorla è uomo d’azienda, di sicuro più vicino a Berlusconi che a Tremonti. «Dobbiamo dire grazie al soldato Gorla» , dice con ironia Milena Gabanelli, soddisfatta a metà : «Perché la tutela è temporanea e perché il voto dimostra che metà  del consiglio non voleva Report» .
Gabanelli non chiederà  aumenti del suo compenso, molto basso fra i conduttori Rai: circa 180 mila euro lordi l’anno. Vorrebbe però «qualche diritto sull’esclusiva» . Nel «caso Dandini» la questione è il contratto di esclusiva che lega Serena Dandini alla produzione Fandango. Ieri Lorenza Lei ha sostenuto di voler riportare la produzione in Rai e di voler tentare di convincere Dandini.
Dallo staff della conduttrice si fa notare che ora rompere con la Fandango sarebbe impossibile, che da mesi nessuno ha più chiamato Dandini e che fra altri dieci giorni sarà  impossibile far partire la trasmissione, perché tutti gli artisti avranno trovato contratti altrove.

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