«Mi scopro sovversiva ma volevo solo filmare Che succede a Israele?»

by Sergio Segio | 9 Luglio 2011 6:43

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L’invito era stato lanciato qualche mese fa ai pacifisti in giro per il mondo: venire in Cisgiordania per una settimana (8-16 luglio) ospiti di famiglie locali e partecipare alle attività  culturali e alla vita quotidiana, come piantare olivi nei villaggi attorno a Ramallah, visitare il Freedom Theater a Jenin (il cui direttore Juliano Mer fu ucciso qualche mese fa) e il Community Center nel campo profughi Aida a Betlemme. Non erano assolutamente pianificate azioni violente o provocatorie, tanto che le organizzazioni suddette avevano pure incoraggiato i partecipanti a portare tutta la famiglia, bambini compresi.
Invece sono rimasti bloccati ancor prima di partire. Chi in Francia, chi in Svizzera o in Germania, a causa di liste con nomi mandate giovedì dal governo israeliano alle diverse linee aeree, da Lufthansa, a Malev, Swiss Air, Easyjet, Air Berlin, e il messaggio era: non fateli passare! Io ero una di loro, e apparentemente siamo stati descritti come «potenziali hooligan, persone radicali pro-palestinesi determinate a portare scompiglio nell’aeroporto Ben Gurion». Tutto questo è un’assurda montatura e il governo israeliano lo sa bene. Pare che il semplice desiderio di fare un viaggio in Palestina – dopo anni di ricerca sul soggetto per il film che sto completando – basti per diffondere bugie e diffamare cittadini europei senza un briciolo di verità . Come hanno fatto a sapere i nostri nomi? Alla conferenza stampa fatta ieri alla Filmbà¼hne am Steinplatz, ci hanno detto che il portavoce della Swiss Air interrogato aveva detto di non poter rispondere non lavorando per i servizi segreti, aggiungendo che li avranno presi dalla rete.
Ma come? Se noi comunicavamo attraverso un indirizzo mail appositamente creato e con email collettive a circuito chiuso? È stato per me davvero uno shock quando Lufthansa mi ha chiamato per dirmi che non potevo partire. Ieri mattina sono andata all’aeroporto Tegel di Berlino per chiedere, invano, chiarimenti. Ero l’unica a essere bloccata direttamente, forse perché sono cittadina inglese? Le altre venti persone di nazionalità  tedesca sono state poi bloccate ore e ore a Francoforte per un «problema di freni» all’aereo. Vero o falso? Non lo sappiamo, molto strano.
Sempre in conferenza stampa ci hanno informato che l’aereo in arrivo dall’Italia a Tel Aviv è stato subito condotto in un’area speciale dell’aeroporto. Perché? Non lo sappiamo. Da quanto riportato via skype dal centro di Betlemme, la polizia israeliana ha fatto molti arresti tra i palestinesi e gli ebrei in attesa delle persone in arrivo.
Cosa sta accadendo in Israele, se per il solo motivo di andare in Palestina per il mio progetto cinematografico, al quale ho dedicato anni di ricerche, vengo fermata come potenziale sovversiva?
*cineasta (ha collaborato Elfi Reiter)

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