Le cifre fantasiose di Arlacchi

Loading

Dobbiamo credergli: Arlacchi ha diretto per anni quell’ufficio e sa bene che gli esperti che vi lavorano fanno davvero miracoli poiché, partendo da dati manipolati che occultano alla fonte la realtà , cercano comunque di distillare scampoli di cifre suggestivi e verosimili. Ma quell’ufficio lo conosce a sufficienza anche Kofi Annan che dell’Onu è stato il Segretario generale per diversi anni. E Annan è uno dei componenti della Global Commission on Drug Policy, che nel suo rapporto del giugno scorso ha ripreso dallo Unodc un dato semplice ma fondamentale: i consumatori delle principali droghe sono aumentati in misura molto consistente nei dieci anni dal 1998 al 2008, in particolare i consumatori di cocaina. Accettiamo l’invito ad approfondire la lettura dei Report dell’Unodc. Si scopre che nel 1998 era stimata una produzione mondiale di cocaina di 825 tonnellate, 360 delle quali sono state sequestrate, per cui la disponibilità  di cocaina per il consumo era pari a 465 tonnellate. Nel 2008 i consumatori mondiali sarebbero aumentati, passando da 13 milioni nel 1998 a 17 milioni nel 2008. Ma la disponibilità  di cocaina per il consumo si sarebbe ridotta a sole 135 tonnellate (l’Unodc ha stimato in 865 tonnellate la produzione mondiale 2008 mentre i sequestri sono ammontati a 730 tonnellate). Dunque, ad un aumento di circa quattro milioni di consumatori, corrisponderebbe un calo di 330 tonnellate di sostanza prodotta, pari ad oltre il 70%. Curioso davvero! Nel contempo sono diminuiti i prezzi: Arlacchi spiega che sono calati perché la domanda «è rimasta costante o è diminuita» mentre «la globalizzazione dei trasporti e delle comunicazioni rendeva più facile l’accesso all’offerta». Peccato che i rapporti Unodc diano invece la domanda in aumento. Afferma il professore che «le coltivazioni di coca sono concentrate in Colombia e in Perù». Per essere più preciso, avrebbe dovuto scrivere che sono concentrate soprattutto in Colombia. Le statistiche dell’Unodc sulla produzione colombiana sono sempre state inficiate (a partire dalla gestione Arlacchi) da numeri inventati a tavolino. In realtà , la produzione colombiana di cocaina è enormemente superiore alle 400 tonnellate stimate dall’Unodc. Lo si deduce da un semplice calcolo: a) già  i sequestri in Colombia ammontano a 250 tonnellate; b) circa 70 tonnellate di cocaina colombiana sono sequestrate annualmente a Panama e in Venezuela; c) il 90% della cocaina sequestrata lungo la rotta verso gli Usa – cioè almeno 100 tonnellate – è colombiana, come riconosciuto dal Dipartimento di Stato. Siamo già  oltre le 400 tonnellate di produzione colombiana stimate dall’Unodc. E’ evidente che si tratta di una deliberata quanto irresponsabile ed inquietante sottostima.
Restiamo a disposizione di Pino Arlacchi per approfondire ulteriormente i contenuti dei report dell’Ufficio Onu per la droga e la criminalità .
*Gruppo Abele
(dossier sul traffico mondiale di cocaina su www.fuoriluogo.it)


Related Articles

Morti 17 bambini La tragedia dell’Egeo

Loading

Nonostante le condizioni meteo, i migranti continuano ad approdare sulle coste greche. Sono 38.621 sbarcati dal primo al 21 gennaio del 2016. E già si contano sessanta morti oltre ad almeno dieci dispersi

Ventuno leggi in 7 anni e niente controlli I soldi del volontariato anche ai politici

Loading

La giungla del 5 per mille nella relazione della Corte dei conti. Fondi a notai e sindacati

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment