La promessa di Fincantieri: nessuno resterà  per strada

Loading

Ricordando che il fatturato di Fincantieri si aggira sui 3 miliardi di euro, osserva: «Su questo vogliamo essere giudicati» . Bono, che lo scorso maggio aveva presentato un piano di 2.551 esuberi, poi ritirato, ieri ha rivolto ai lavoratori un invito «a lavorare meglio e di più» . «Non è per spirito polemico -ha spiegato -. Penso che l’Italia e Fincantieri possano essere protagonisti di un’economia di sviluppo. Ma ciò è possibile soltanto rimboccandoci le maniche» .
Quindi, ha concluso: «Noi abbiamo parlato di esuberi non di licenziamenti. Non lasceremo per strada nessuno. Speriamo di poter accompagnare questa fase con la coesione necessaria per immaginare anche degli sviluppi diversi per Fincantieri. Chi sta fermo, infatti, rischia» . Una sponda a Bono è arrivata dal Governatore del Veneto, Luca Zaia: «Siamo al fianco di Fincantieri, dei lavoratori e di Bono, certi di raccogliere la provocazione, rispondendogli che se per altri Fincantieri è defunta, senza dubbio per noi non lo è. Ci sta a cuore in particolare lo stabilimento di Marghera, che occupa oltre 1.000 dipendenti diretti e altri 2.800 indiretti» .
Pier Luigi Foschi, ad di Costa Crociere, ha annunciato: «Stiamo lavorando all’ordine di una nuova nave. Non sarà  una panacea per chi sta vivendo momenti di preoccupazione, ma sarà  comunque una boccata di ossigeno» .


Related Articles

Il debito estero e l’inutile manovra di Tremonti

Loading

L’aumento del differenziale fra i tassi italiani e tedeschi è imputato all’elevato debito pubblico italiano. Ma si trascura che l’Italia presenta un disavanzo del conto corrente con l’estero nella bilancia dei pagamenti che si prolunga ormai da anni.

Poste, a rischio 20 mila posti Eni, Enel e Finmeccanica via ai tagli nelle Spa di Stato

Loading

Allarme Cisl sulla ristrutturazione, Caio frena: piano non completato Starace pensa a ridurre le centrali, proteste sindacali a Gela

IL MINUETTO DEI POTENTI

Loading

Un passo di danza verso un partner, un inchino, una brusca girata di spalle e mani tese a un partner diverso. Procede così, da mesi, il minuetto tra i potenti d’Europa. Angela Merkel è al centro del ballo, accanto al presidente della Bce Mario Draghi; da un lato ha i politici tedeschi più conservatori, dall’altro i leader europei, Mario Monti in prima fila.

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment