by Sergio Segio | 1 Luglio 2011 6:09
ROMA.Alla fine l’ha spuntata la Lega. Napoli potrà trasportare i suoi rifiuti fuori dalla Campania, ma solo facendo accordi con le Regioni che non subiranno nessuna imposizione da parte del governo. Ma non finisce qui. In consiglio dei ministri Bossi ha voluto marcare fino in fondo la sua contrarietà a intervenire in aiuto dei napoletani ordinando ai suoi di votare contro il decreto, che alla fine viene approvato con i soli voti dei ministri del Pdl.
Carroccio a parte, per tutti gli altri è una sconfitta. Per Berlusconi che deve abbassare la testa davanti alle pretese di un alleato sempre più esigente, per Napoli che non riceve il sostegno richiesto, e per le Regioni che avrebbero preferito che quella dei rifiuti nel capoluogo partenopeo venisse trattata come un’emergenza nazionale e non come un problema che i napoletani dovranno risolversi da soli. Un pasticcio, al punto che alla fine il decreto viene bocciato da tutti, compreso il governatore della Campania Stefano Caldoro che lo definisce insufficiente per mettere fine alle sofferenze dei napoletani. Un finale, apre di capire, di fronte al quale il premier ha dovuto alzare le mani confessando per la prima volta la sua impotenza di fronte alle pretese dell’alleato leghista. «Mi dispiace ma non posso fare più di così. Non ho il 51% e quindi devo tenere conto di tutte le forze politiche che fanno parte della maggioranza», ha confessato in mattinata il premier al termine di un incontro convocato proprio per illustrare il decreto ai rappresentanti delle Regioni e dei Comuni.
La sensazione è che il tempo delle battute e delle pacche sulle spalle all’amico Umberto stavolta sia finito per davvero. Contrario da giorni a qualsiasi intervento in aiuto di Napoli, votando contro il decreto Bossi ha voluto chiarire senza equivoco che d’ora in poi di fronte a quelle che lui ritiene essere le priorità per il Nord o si fa come dice lui o non si fa. Al punto che il Senatur non si fa problemi a offendere i napoletani, accusandoli di «non aver imparato la lezione» dall’esperienza passata. Un comportamento, quello del leader leghista, che in futuro potrebbe limitare parecchio i margini di manovra del premier.
Le nuove norme – fissate nei tre articoli di cui si compone il decreto – stabiliscono una deroga al divieto di trasportare i rifiuti normali fuori dalla regione in cui sono stati prodotti e consentono alla Campania di avviare trattative con le singole regioni per il trasferimento degli stessi senza poi attendere il via libera da parte della Conferenza unificata. «Non possono esistere realtà che pensano che siano gli altri a doversi fare carico dei loro rifiuti», ha commentato il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli, uno dei più contrari a un intervento a favore della Campania.
Berlusconi ha comunque promesso un impegno in prima persona per cercare una soluzione defintiva perché Napoli. Proprio per questo ha annunciato un suo nuovo viaggio entro un mese nel capoluogo partenopeo durante il quale presenterà un piano straordinario per la realizzazione di impianti e l’apertura di nuove discariche.
Il ministro per l’Ambiente Stefania Prestigiacomo, che aveva annunciato un suo intervento per sbloccare la situazione, saluta come un successo il mezzo risultato ottenuto. «Abbiamo creato le condizioni per consentire alla Campania e alle sue istituzioni di superare questa fase critica», ha detto, mentre la collega Mara Carfagna ha criticato l’atteggiamento tenuto dal Carroccio. «Sbaglia chi, come la Lega – ha detto il ministro per le Pari opportunità – ha voluto prendere platealmente le distanze e ha scelto di non volatre il decreto. Non è con l’egoismo, venendo meno al dovere della solidarietà nazionale, che si convincono gli amministratori a prendere decisioni giuste».
Governo e maggioranza a parte, critiche al provvedimento arrivano un po’ da tutte le parti, Regioni, Comuni e opposizione.«Mi pare una frittata di portata rilevante» ha detto il segretario del Pd Pierluigi Bersani per il quale «siamo di fronte a un governo che invece di chiamare tutti alla responsabilità impone la fuga di tutti: invita a lavarsi le mani ma in questa maniera non andremo da nessuna parte». Pierferdinando Casini ha definito «irresponsabile» il comportamento della Lega, anche se poi ha annunciato che l’Udc voterà a favore del decreto. Per il presidente dei Verdi Angelo Bonelli, infine, sarebbe giusto che «la Campania rispedisca a Bossi e ai leghisti i tir di rifiuti tossici e nocivi sversati illegalmente in territorio campano».
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