by Sergio Segio | 15 Luglio 2011 6:10
NEW YORK – La stagione della trimestrali Usa, inaugurata come di consuetudine da Alcoa all’inizio della settimana, è proseguita ieri con due pesi da novanta: uno per il credito, Jp Morgan, e uno per le tecnologie, Google. Il più grande motore di ricerca del mondo ha riportato risultati in forte crescita, sia sotto il profilo del fatturato sia per redditività . Google infatti ha annunciato un giro d’affari complessivo di 6,92 miliardi contro i 5,09 di un anno fa, fatturato che sale a 9,03 miliardi di dollari, cioè il 32% in più rispetto al corrispondente periodo 2010, considerando anche i volumi generati dai siti in partnership. Per entrambi i valori si tratta di dati superiori alle stime degli analisti. Anche gli utili sono cresciuti più del previsto: 2,51 miliardi, con un rialzo del 36% rispetto ad un anno fa. Il titolo ha registrato un rialzo superiore all’11% nell’after hours in Borsa, subito dopo che sono stati resi noti i risultati trimestrali.
La banca americana invece ha chiuso il secondo trimestre con una crescita degli utili superiore alle stime degli analisti, a 5,43 miliardi di dollari (più 13% rispetto a un anno fa). Nello stesso periodo i ricavi sono saliti a 27,41 miliardi contro i 25,61 un anno fa. Jp Morgan ha anche reso noto di aver assunto 10mila dipendenti dall’inizio dell’anno ad ora. Nonostante il miglioramento nei trend del credito, le perdite sugli asset in sofferenza dovrebbero tuttavia rimanere elevate ancora per qualche tempo.
Nel trimestre, la divisione di investment banking ha generato risultati solidi «lungo la maggior parte delle linee di prodotto», ha spiegato il presidente e amministratore delegato Jamie Dimon in un comunicato. Ai risultati positivi ha anche contribuito l’assenza di una tassa inglese sui bonus dei banchieri, che l’anno scorso aveva inciso sui risultati del trimestre per 14 centesimi ad azione. Restano invece ancora elementi di preoccupazione sul fronte dei mutui immobiliari: «Abbiamo già sostenuto costi significativi – ha detto Dimon – svalutato somme sostanziali e creato riserve per affrontare i problemi legati ai mutui. Purtroppo ci vorrà del tempo prima di risolvere questi problemi ed è possibile che dovremo affrontare ulteriori costi lungo il cammino».
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