by Sergio Segio | 2 Luglio 2011 16:26
ROMA – Nell’inchiesta per corruzione e frode che ha già travolto Franco Pronzato (ex consigliere di Enac ed ex responsabile nazionale del Pd per il trasporto aereo) e Vincenzo Morichini, fundraiser della Fondazione Italiani-Europei e “facilitatore” di appalti pubblici, frulla il nome di un nuovo dirigente di peso del Pd. Quello della governatrice dell’Umbria Catiuscia Marini, presidente della Regione dallo scorso anno e, prima di allora, deputato europeo e membro della segreteria di Pierluigi Bersani. Fonti investigative qualificate confermano che il nome della governatrice (ad oggi, non iscritta al registro degli indagati) con accanto la cifra di 20 mila euro, è uno dei sette annotati nel “pizzino” in cui Viscardo Paganelli, proprietario della società aeronautica “Rotkopf aviation” (arrestato per la tangente da 68 mila e 800 euro pagata per “comprare” i certificati di abilitazione al volo passeggeri e le tratte Elba-Pisa, Elba-Firenze) aveva tenuto traccia dei “contributi” per 200 mila euro versati a uomini politici e amministratori pubblici.
Il Nucleo valutario della Guardia di Finanza sta cercando di ricostruire le ragioni di questo “contributo” (apparentemente destinato a sponsorizzare l’Umbria jazz festival) e soprattutto se, e per quale motivo, a sollecitarlo a Paganelli fu Vincenzo Morichini. Non è infatti la prima volta che il nome della Marini fa capolino nell’inchiesta. E non è la prima volta che un “contributo” di identico importo (20 mila euro) è in qualche modo associato al suo ruolo di governatrice. A parlarne una prima volta, lo scorso anno, è infatti Pio Piccini, l’imprenditore fallito che con le sue dichiarazioni svela il ruolo “storto” del lobbista Morichini e innesca l’indagine. «Nel luglio del 2010 – dice ai pm Paolo Ielo e Giuseppe Cascini – mi venne chiesto dal segretario del Presidente della regione Umbria di sponsorizzare Umbria Jazz. Mi venne inviato il contratto a Roma, che siglo per 20 mila euro. Soldi che avrei dovuto pagare ahimé, la prima tranche il 9 luglio, giorno in cui vengo arrestato, e l’altra il 31 luglio».
Anche Pio Piccini, come Viscardo Paganelli, del resto, era un cliente di Morichini. E anche Paganelli, come Piccini, progettava e aveva già avviato un business in Umbria (la “Rotkopf aviation” è a Terni dal 2008 e nel 2009, insieme all’Azienda di trasporto locale, ha ottenuto un diritto di superficie a canone agevolato di 20 anni su poco meno di duemila metri quadri per la costruzione e gestione di un bar-ristorante e di container utilizzati per il centro di paracadutismo “The Zoo”, che per i suoi lanci usa il Cesna della “Rtkopf”). Sono ricorrenze significative su cui Paganelli sarà sentito dai pm la prossima settimana. Anche perché il manager sembra deciso a parlare.
Ha cominciato ieri, nel suo interrogatorio di garanzia, ammettendo di aver «accolto il suggerimento di Morichini», gratificando con una tangente di 40 mila euro in contanti Franco Pronzato. Parole che, messe insieme alla confessione di Morichini e alle goffe ammissioni dello stesso Pronzato (ha giustificato quel denaro come un “regalo natalizio”) a questo punto, provano oltre ogni ragionevole dubbio la corruzione nell’appalto Enac (a negarla resta il solo Giuseppe Smeriglio, che ieri, ha ribadito di aver ricevuto da Paganelli 28 mila e 800 euro per una «consulenza sul trasporto cargo»). Ma che non esauriscono le domande dei pm.
Paganelli, infatti, oltre alla questione del contributo alla governatrice dell’Umbria, agli altri nomi contenuti nel “pizzino”, dovrà anche chiarire le ragioni del servizio gratuito di aero-taxi messo a disposizione dalla sua “Rotkopf” in cinque occasioni nel 2010 della Fondazione Italiani-Europei e del suo presidente Massimo D’Alema. Circostanza su cui la Guardia di Finanza ha avuto una delega di indagine e che, al momento, documenterebbe voli concentrati per lo più tra luglio (uno), agosto (uno) e l’autunno (tre) di quell’anno. Quando il Cesna della “Rotkopf” decollò in tre casi da Roma (in due occasioni, con a bordo anche Morichini, le destinazioni sono state Foligno, per partecipare alla campagna elettorale della Marini, e Asolo) e in due da Bari e Lamezia (destinazione Roma).
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