Così Papandreou ha scaricato gli arabi

by Sergio Segio | 5 Luglio 2011 7:00

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 ATENE.Bloccando la partenza della flottiglia per la Gaza il socialista Papanreou ha confermato che la sua è una svolta anche geopolitica. La primavera araba sembra accelerare nel Mediterraneo orientale una risposta conservatrice: la Grecia gioca per il rafforzamento della supremazia americana e israeliana. La «svolta» greca comincia dopo l’arresto a Nairobi del leader curdo Ocalan da parte dei servizi segreti turchi il 15 febbraio 1999. Teodoros Pangalos si dimette da ministro degli esteri, vista l’incapacità  di proteggere il suo ospite e gli succede Papandreou. L’attuale premier, nato (nel Minnesota) da madre statunitense, assume le redini della diplomazia e cambia quelli che erano stati i suoi pilastri («l’antiamericanismo») fin dalla caduta della dittatura nel 1974. Le relazioni con Israele diventano così amichevoli che la Grecia di Simitis prima e, poi, quella del conservatore Karamanlis compra da Tel Aviv sofisticate attrezzature di spionaggio, armi, giubbotti antiproiettile, gas lacrimogeni. La Grecia fa a gara per mostrarsi più amica di Israele della Turchia, il cui esercito s’addestra con quello dello Stato ebraico.

Atene poi comincia a trattare con Tel Aviv e Washington il nocciolo della questione: la delimitazione delle zone economiche nel Mediterraneo orientale e le possibili configurazioni dei consorzi che dovranno trivellare i fondali marini alla ricerca di gas e petrolio.
Perché uno Stato con una tradizione d’amicizia con i paesi arabi ha fatto una svolta simile? La risposta riguarda i cambiamenti nel mondo arabo, dove ogni posizione progressista è stata sconfitta e i regimi conservatori dell’Arabia Saudita e del Nord Africa preferivano il predominio israeliano all’instabilità , che favorisce il fondamentalismo islamico.
Il divieto della partenza della Flottiglia è un atto coerente di Papandreou verso i suoi nuovi amici. La seconda volta la storia si ripete come farsa? Il presidente della repubblica, il socialista Karolos Papoulias, come ministro degli Esteri di Andreas Papandreou aveva aiutato anni fa Arafat a scappare dall’assedio di Beirut. Il leader palestinese era stato osannato da centinaia di migliaia di greci nella stessa piazza Syntagma come eroe nazionale della lotta contro la politica americana nel mediterraneo orientale, con l’obiettivo di liberare Cipro dall’occupazione turca.

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