Comuni e Regioni preparano la stretta salgono Irpef locale e tasse di soggiorno

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ROMA- Piccoli e grandi Enti locali sono pronti a scendere in piazza. La manovra così com’è rischia di strangolare i bilanci di Regioni, Comuni e Province che subiranno un taglio pesante pari a 9,6 miliardi. Le possibili contromisure sono già  sul tavolo di sindaci e governatori. A partire dal prossimo anno è previsto un inasprimento delle addizionali, sono allo studio aumenti per tassa rifiuti, Ipt e Rc auto, i ticket saranno più salati, i servizi sociali verranno ridotti ai minimi termini e il turismo sopporterà  l’introduzione della tassa di soggiorno.
Piemonte. La Regione non ha margini di manovra. Dal 2008 l’addizionale Irpef è ai massimi. A Torino la situazione è complessa: non è possibile aumentare l’addizionale visto che l’aliquota è già  allo 0,4%. L’unico balzello che la giunta potrà  approvare sarà  la tassa di soggiorno in una forbice tra 0,50 e 2 euro. «Ma non sarà  sufficiente», dice l’assessore al Bilancio del Comune, Gianguido Passoni, «dobbiamo già  fare i conti con 74 milioni in meno». Il Comune sarà  poi costretto a tagliare servizi: gli orari degli sportelli, l’organizzazione degli asili.
Lombardia. La Regione fa pagare ai cittadini un’addizionale Irpef al minimo (lo 0,9%). Diverso il caso di Milano dove questo balzello non è mai stato introdotto. Il sindaco Pisapia, però, accusa la precedente giunta di aver nascosto un buco nei conti da 180 milioni e critica pesantemente la manovra: per questo l’addizionale rischia di essere introdotta.
Liguria. Potrebbe saltare l’esenzione Irpef per i redditi tra i 20 ed i 30 mila euro. «Questo ci consentirà  di recuperare 36 milioni di gettito» spiega l’assessore regionale alle Risorse finanziarie Pippo Rossetti. La Spezia, Savona e Imperia hanno già  aumentato del 3,5% la Rc auto. Il costo della manovra in cifre per la Regione Liguria? «Nel 2011 il governo ci ha tolto 154 milioni di capacità  di spesa, nel 2012 ne toglie altri 30. Tra il 2013 ed il 2014 calcoliamo una riduzione di altri 30 milioni».
Emilia Romagna. Allarme alto nella sanità . La Regione stima tagli attorno a 500 milioni e medita la reintroduzione del ticket. Bologna, invece, sta riorganizzando i nidi comunali: le rette sono aumentate fino a 200 euro al mese. E sono molte le incognite per la realizzazione della metropolitana.
Toscana. A Firenze tra 2011 e 2013 mancheranno all’appello 45 milioni. Nel 2014, raddoppio: altri 26 milioni in meno, per un totale di 71 milioni. Secondo l’assessore regionale al Bilancio Riccardo Nencini «lasceremo sul campo 1 miliardo di euro di minori trasferimenti».
Lazio. Qui la manovra rischia di far saltare il banco: Roma già  dispone dell’addizionale comunale più alta d’Italia, pari allo 0,9% e l’addizionale regionale è all’1,7%. La tassa di soggiorno è operativa e dunque non resta che mettere mano ai servizi sociali.
Campania. «È una manovra insostenibile, soprattutto per le realtà  del Mezzogiorno», si sfoga l’assessore al bilancio del Comune di Napoli Riccardo Realfonzo. Unica via di fuga un aggiustamento verso l’alto della pressione fiscale.
Puglia. La Regione ha giocato d’anticipo e per ridurre il deficit della sanità  ha elevato all’1,2% l’addizionale Irpef. La benzina è ricarata di 25 centesimi al litro mentre dal 1 luglio è stata ridotta la soglia di esenzione dal ticket per i redditi oltre i 18mila euro. «Aspettiamo di conoscere le misure – dice l’assessore al Bilancio di Bari Giovanni Giannini – se non si interverrà  sui Comuni virtuosi allora Bari sarà  salva. Altrimenti bisognerà  ritoccare tassa rifiuti e tariffe dei servizi».
Sicilia. Tasse: la Regione è già  ai massimi livelli causa debito della sanità , mentre i Comuni, Palermo in testa, ancora non sanno se e come incrementeranno la tassazione visto che l’aliquota Irpef supera già  lo 0,4%.
(Hanno collaborato le redazioni locali)


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