Carceri: Corte dei conti: “Troppo pochi fondi, invertire la rotta”
L’analisi economico-finanziaria per il 2010 non ha fatto emergere “miglioramenti sotto il profilo della spesa” destinata alle carceri italiane. Se infatti l’esame degli indicatori finanziari ha confermato “la tendenza a una migliore efficienza della gestione della spesa sia in termini di competenza che di cassa, ed e’ cresciuta la velocita’ della spesa” stessa, dice il presidente della Corte dei conti, anche nel 2010, le carceri italiane hanno dovuto “confrontarsi con le difficolta’ riconducibili all’esiguita’ degli stanziamenti”.
Questo in particolare per quanto riguarda “la riduzione delle risorse apportate in corso di esercizio” relativamente ai fondi per il funzionamento della giustizia e per i beni intermedi. Alla fine del 2010, le risorse sono risultate ridotte rispetto al precedente esercizio e “questo ha portato a delinearsi l’ennesima esposizione debitoria che risultata pari a 131,5 milioni con un incremento del 17 per cento rispetto alla fine del precedente esercizio”. Giampaolino sottolinea che “le spese per la gestione degli istituti sono in gran parte incompribili per l’amministrazione” essendo in gran parte legate al costo per il personale. E osserva inoltre che “risorse non adeguate ai fabbisogni espongono l’amministrazione” con “l’intuibile conseguenza sull’ordine e la sicurezza delle strutture” ma anche sulla “razionalizzazione dei costi attraverso procedure accentrate per ottenere costi piu’ bassi”. La Corte dei conti auspica quindi un “cambiamento di rotta e una forte accelerazione sia nella costruzione di nuove strutture che nell’ampliamento di quelle esistenti”. (DIRE)
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