Cameron: “I politici troppo vicini agli editori”

by Sergio Segio | 20 Luglio 2011 6:26

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LONDRA – C’è chi scommette che David Cameron non arriverà  alla fine della settimana e che la sua testa sarà  la prossima a cadere per lo scandalo intercettazioni. Oggi per il premier sarà  la giornata cruciale. Dopo le audizioni di ieri dei Murdoch e Rebekah Brooks di fronte alla commissione parlamentare, Cameron comparirà  davanti al Parlamento per rispondere alle domande sui suoi rapporti con i vertici di News International e sul perché assunse l’ex direttore di News of the World, Andy Coulson, come capo ufficio stampa quando c’erano dubbi sul suo operato. Intanto, da Lagos in Nigeria, il premier britannico ieri ha fatto un preventivo mea culpa: «Parte dei media ha commesso terribili atti illegali, la polizia deve rispondere a domande serie su forme di potenziale corruzione e i politici sono stati troppo vicini agli editori di giornali». E, impegnandosi a non trascurare le priorità  del Paese, ha promesso: «Andremo a fondo dello scandalo».
Se il leader dell’opposizione, Ed Miliband, ieri ha detto «non ho intenzione di chiedere le sue dimissioni, per ora», a farlo sono stati i suoi compagni di partito e un giornale di solito vicino ai Tory come il Telegraph è uscito con un editoriale durissimo contro Cameron, chiedendo che non ci siano due pesi e due misure in riferimento alle dimissioni del capo di Scotland Yard. Se i sondaggi danno in salita il Labour di Miliband, non ci sono tuttavia i numeri per ipotizzare un cambio di maggioranza e, nel caso Cameron si dimettesse davvero, ancora una volta l’ago della bilancia diventerebbero i Liberal democratici di Nick Clegg.
A mettere in ulteriore difficoltà  Cameron sono state ieri anche le risposte date alla commissione dai vertici di Scotland Yard, soprattutto quando John Yates ha affermato che lo scorso autunno il capo di gabinetto di Cameron, Ed Llewellyn, chiese di non fare rapporto al premier sulle intercettazioni legali per «non comprometterlo». Un altro aspetto di cui Cameron dovrà  dare conto riguarda la presenza di ex dipendenti di News of the world nell’ufficio stampa di Scotland Yard, ben 10 su 45, secondo quanto rivelato da Lord Stephenson.
Sul fronte giudiziario la polizia ha effettuato l’autopsia sul corpo dell’ex giornalista di News of the World Sean Hoare, trovato morto lunedì nella sua casa. Secondo un amico della vittima, dopo aver rivelato i particolari sulle intercettazioni illegali, Hoare era ossessionato che qualcuno «venisse a portarlo via» e il Guardian si è chiesto perché gli esami forensici nell’appartamento siano stati interrotti e ripresi, con un buco di tre ore, dopo il ritrovamento del corpo.
Pressato dalle inchieste parlamentari, il gruppo editoriale di Murdoch sembra sempre più alle corde. A testimoniarlo i cali delle vendite di giornali storici come il Times, che ha perso quasi 30mila copie, e il Sun, il cui sito ha dato per ore la falsa notizia della morte di Murdoch a causa di un attacco hacker. E, secondo il Wall Street Journal, Rupert stava meditando la possibilità  di cedere la guida di News Corp, eventualità  subito smentita dallo stesso gruppo. Assediato anche negli Usa dove è oggetto di continui attacchi del New York Times, il magnate australiano ha intanto assunto un gruppo di penalisti federali principi del foro, tra cui Brendan Sullivan che per la sua difesa del marine Oliver North accusato dell’affare Iran-Contras venne definito «l’equivalente legale di un attacco nucleare».

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Gli allibratori scommettono sulle dimissioni “Getterà  la spugna entro questa settimana”     


LONDRA – Il Tabloid-gate ha scatenato anche gli allibratori britannici sulle dimissioni imminenti del premier David Cameron. Se secondo Ladbrokes, uno dei più quotati bookmaker d’Oltremanica, le probabilità  che Cameron getti la spugna prima delle prossime elezioni sono date 2 a 1, William Hill offre a quota 17,00 la possibilità  che il premier inglese lasci Downing Street entro la fine della settimana. Pronti anche i possibili “eredi”: Boris Johnson è a 5,00, mentre George Osborne è a 7,00.

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