Bocciata la manovra anti-deficit Milano maglia nera: giù del 3% banche ko, Btp a tassi record

by Sergio Segio | 19 Luglio 2011 7:32

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ROMA – I mercati non gradiscono la manovra. Sulle speculazioni indagano due Procure. Ed è un’altra giornata nera per l’Italia, mentre aumentano i timori sul rischio-contagio, si discutono le sorti della Grecia, si palpita per il debito americano e il premier Silvio Berlusconi sale al Colle per un colloquio di un’ora con il presidente Giorgio Napolitano. Fin dalle primissime battute, la Borsa di Milano cede arrivando a perdere il 3,06%; vanno male anche le altre piazze europee. Lo spread (differenziale di rendimento) tra i titoli pubblici italiani e il bund tedesco si allarga fino a quota 332, dopo aver toccato un picco di 337. L’euro si indebolisce sul dollaro (1,4060). L’oro, il bene rifugio per eccellenza, vola fino a 1607,70 dollari al barile. «I governi devono agire con forza» non solo per rafforzare il bilancio ma anche la competitività , avverte Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia e prossimo presidente della Bce. «Rischio sovrano e finanza sono correlati. Servono controlli sul sistema finanziario-ombra e più capitali per le banche sistemiche». E il cancelliere tedesco, Angela Merkel: «L’euro non è in crisi. C’è invece una crisi nel debito dei singoli Stati».
E’ un lunedì difficilissimo per l’Italia. Le Procure avviano un’indagine mentre le quotazioni s’infrangono sui terminali. Un’ondata di vendite travolge in Borsa i titoli bancari, nonostante gli istituti italiani siano usciti vincenti dagli ultimi stress test sulla loro solidità . Quei risultati, pubblicizzati dalla stessa Banca d’Italia e in contemporanea da tutte le banche centrali a mercati chiusi, sono ignorati. Al dunque, cadono nel vuoto, da noi come altrove, incapaci di alleviare i timori di un contagio ulteriore della crisi del debito. Il rebus della Grecia pesa come un macigno sulla giornata. Sembra che i governi di Eurolandia stiano studiando una nuova tassa sulle banche per aiutare di nuovo Atene; il balzello riguarderebbe anche gli istituti non direttamente impegnati nel paese. Si saprà  però solo giovedi se l’indiscrezione diventerà  realtà , quando i capi di stato e di governo si riuniranno per un vertice Ue straordinario.
Nell’attesa, a Milano, Intesa e Unicredit arrivano a perdere anche il 6%, Mps va persino oltre. Sebbene solo 8 istituti Ue su 90 abbiano fallito il test, il martirio dei titoli bancari si verifica in tutti i principali paesi esaminati. Tra le piazze europee, Milano è maglia nera, perché pesa anche il giudizio severo dei mercati sulla manovra: viene apprezzata la velocità  con cui il pacchetto è passato; suscitano perplessità  i suoi contenuti. Il segno meno tuttavia domina incontrastato: Francoforte e Londra perdono l’1,55%, Parigi (-2,04%), Madrid (-1,44%), Amsterdam (-1,92%), Zurigo (-1,88%), Stoccolma (-2,18). In un giorno giorno le Borse europee «bruciano» 91 miliardi di euro; l’Italia da sola ne volatilizza 12.
Gli indici vanno a picco, fibrillano i cds (contratti sui rischi di insolvenza), volano gli spread. In Italia è un’altalena: si parte da quota 319 in apertura, poi a metà  giornata a 337, in chiusura a 331. Il rendimento dei Btp sale al 5,67%. Ma in Spagna questo spread arriva perfino a 370, il massimo dal 1997, con rendimenti al 6,32%. I tassi che Roma e Madrid devono pagare si avvicinano dunque pericolosamente al 7%, soglia considerata come “punto di non ritorno”. In calo anche Wall Street: pesa la mancanza di un accordo sul debito.

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