Auser: istituzioni e volontariato in difficoltà , tra risorse insufficienti e richieste di aiuto

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ROMA – Sempre di più le istituzioni si appoggiano sul volontariato per garantire i servizi ai cittadini: è chiara la situazione di crisi che emerge tra le righe del “IV Rapporto nazionale su Filo d’Argento” dell’Auser, presentato oggi a Roma. “Emerge una domanda sociale in forte crescita – si riferisce dall’associazione -, in genere non coperta dalle istituzioni pubbliche locali preposte”. Secondo il report, il 34,2% delle richieste di informazioni e di aiuto pervenute a Filo d’Argento nel 2010 sono arrivate proprio da parte di servizi sociali comunali, Asl e altri enti. La percentuale di segnalazioni maggiore resta, comunque, quella proveniente dagli utenti (47,8%), mentre i familiari contribuiscono per il 10,9% e le associazioni di volontariato per circa il 7%.

Se il momento è difficile lo è per tutti: anche Auser ha dovuto affrontare una situazione precaria, che l’ha costretta a limitare in parte le proprie attività  a causa dello scarso apporto di nuovi volontari e del taglio delle risorse. “Lo sforzo dell’associazione – si spiega nel report – si è indirizzato verso la continuità  assistenziale nei confronti dell’utenza storica e dei numerosi utenti acquisiti negli ultimi due anni (circa 68mila in più) a seguito dell’inasprirsi della crisi economica”. Uno sforzo evidente dai numeri: nel 2010 gli utenti sono aumentati solo dello 0,8% (da 430.058 a 433.498), mentre i servizi sono cresciuti del 9,6% (da 2.019.336 a 2.201.076).

In difficoltà , dunque, sono soprattutto le persone: secondo una rilevazione condotta su circa 27 mila utenti, il 90% non è ancora inserito in un piano di assistenza pubblica né assistito da altri soggetti privati. Gli utenti in carico ai servizi sociosanitari pubblici sono solo il 6,4% e quelli seguiti da privati e cooperative sociali il 3,6%. La condizione più difficile è comunque quella delle donne: vedove, sole e molto anziane, con difficoltà  economiche e relazionali soprattutto nelle grandi città  del Nord. (vedi lancio successivo)

Nonostante tutti i problemi, gli anziani dimostrano carattere e voglia di partecipazione, tanto da far dire all’Auser che esiste una “nuova domanda sociale che si indirizza verso l’uso attivo del territorio”. Anche nel pieno della terza età , dunque, le persone chiedono di essere protagoniste della vita della propria comunità  e di poter mantenere la propria autonomia. Così si spiega la forte richiesta di servizi come il trasporto, che caratterizza una quota rilevante di over75 soli, che vogliono spostarsi nel territorio e svolgere attività  sociali e relazionali, oltre che sbrigare personalmente pratiche d’ufficio. “Questa domanda – spiegano i curatori del rapporto – può essere soddisfatta sempre meno attraverso il ricorso alla istituzionalizzazione e, al contrario, richiede il potenziamento del sistema dei servizi reali e la creazione di nuove opportunità  nelle comunità  locali”. (gig)

 

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