Alitalia riduce le perdite “Pareggio operativo nel 2011”

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ROMA – Alitalia inverte la rotta e conferma le stime per un pareggio operativo a fine anno. La semestrale approvata ieri mostra una compagnia che tiene, pur lasciandosi alle spalle una perdita netta di 94 milioni (contro i 164 milioni del 2010) e un risultato operativo negativo per 69 milioni. C’è anche una novità  sul piano dell’azionariato della compagnia: la Macca srl, di Davide Maccagnani (azienda che si occupa di immobili, dopo aver operato nel settore difesa-armi), ha incrementato la propria partecipazione nel capitale di Alitalia salendo dall’1,24% all’1,42.
Nonostante la crisi giapponese e quella in Nord Africa che pesano per 200 milioni, oltre al caro-petrolio (+138 milioni di esborso sul 2010), nel secondo trimestre dell’anno il vettore guidato da Roberto Colaninno e Rocco Sabelli ha messo il segno più davanti all’utile operativo, a 17 milioni di euro, e all’Ebitda (+74 milioni). E se crescono i passeggeri, i ricavi e la puntualità  dei voli rispettivamente del 5,7%, del 7% e dell’88%, non si può dire lo stesso per il load factor, la percentuale di riempimento degli aerei, che resta ancorata al 68%.
Il cda ha comunque espresso «soddisfazione sia per i risultati in linea con gli obiettivi che per le prospettive della seconda parte dell’anno» che consentono di confermare il pareggio operativo. L’outlook del terzo trimestre «sulla base di una stima sul mese di luglio e del portafoglio prenotazioni per i mesi di agosto e settembre» indica, secondo il cda della compagnia, «un’importante accelerazione della crescita dei passeggeri e dei ricavi rispetto al terzo trimestre 2010». Secondo le proiezioni, a tirare l’attività  estiva e quindi il terzo trimestre di Alitalia, il miglior periodo dell’anno per qualunque compagnia aerea, saranno le rotte appena inaugurate – in particolare il collegamento Roma-Rio (con un tasso di riempimento record vicino al 90%), e il Roma-Pechino (76%) – oltre ai collegamenti col Giappone che dopo la Roma-Milano rappresentano una delle prime fonti di ricavi per Alitalia. In cassa ci sono ancora 356 milioni di euro mentre l’indebitamento migliora e scende a 813. Il cda ha poi approvato le linee guida del nuovo piano industriale 2012-2015, quello che porterà  Alitalia tra le braccia di Air France.
Per il presidente Colaninno si tratta di un «risultato straordinario. La compagnia – ha detto – ha ridotto i debiti, ha aumentato i passeggeri e il fatturato in un contesto difficile». Buoni risultati, quindi, «nonostante un semestre affrontato in condizioni operative complesse».


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