Via libera alla manovra Intesa nel governo

by Editore | 29 Giugno 2011 6:12

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ROMA — Doveva essere un vertice ristretto per definire la cornice politica e i contenuti della manovra che il governo intende varare domani. Immaginato come un incontro a tre (Silvio Berlusconi, Umberto Bossi e Giulio Tremonti), in realtà  quello che si è tenuto ieri all’ora di pranzo è stato un summit di maggioranza allargato ad altri ministri (Alfano, Frattini, Sacconi, Galan, Romano, Brunetta) e ai capigruppo di Lega, Pdl e Iniziativa responsabile: in tutto una trentina di persone. E proprio la sua composizione, assai ampia, sta a segnalare che si è trattato forse del passaggio più delicato della coalizione (nella attuale configurazione) dall’inizio della legislatura. Il summit -replicato in serata nel preconsiglio tenutosi a Palazzo Chigi -si conclude fissando alcuni punti fermi che, se non segnalano una ritrovata coesione su tutto, indicano però che il clima si sarebbe rasserenato rispetto alle tensioni dei giorni scorsi. E così all’interno del governo si sarebbe raggiunto una sorta di compromesso. Bossi però avverte: «Sulla manovra bisogna ancora lavorarci sopra e Berlusconi rischia fin quando non sarà  approvata» . Tuttavia il Cavaliere si dice «soddisfatto» per essere riuscito a convincere tutti ad approvarla subito, già  domani senza cioè alcun rinvio, ottenendo anche, come assicura Tremonti, che «il testo non è blindato ma è aperto al contributo di tutti» . Il responsabile dell’Economia, del resto, entrando a Palazzo Grazioli, mostra un volto conciliante: «In tasca ho una manovra responsabile e non la lettera di dimissioni» . Insomma, passa il principio della «collegialità » , invocato da tempo e conquistato dopo un serrato dibattito. Una discussione animata, alla quale dà  la stura Giancarlo Galan. Interpretando gli umori degli altri colleghi, il ministro della Cultura invita l’erede di Quintino Sella a «indicare numeri e misure della manovra» . Tremonti, stando a uno dei presenti, avrebbe sì raccolto la sollecitazione ma «facendo molta filosofia e dicendo ben poco di concreto» . Qualcosa di tangibile tuttavia emerge, tanto che Saverio Romano (Agricoltura) annuncia: «Dal prossimo mese è probabile che i ministri non abbiano più lo stipendio» . Non solo. Frattini rivela che «le tasse non saranno tagliate, ma saranno rimodulate» . E Bossi conferma: «La sforbiciata non avverrà  in questa manovra» . Comunque, si vanta il Senatur, «siamo riusciti a ottenere la modifica del patto di stabilità  per i Comuni virtuosi» . Se Bossi, come si può notare, mantiene ancora alcune riserve, Alfano è invece assai meno scettico: «Si è rafforzato il senso di coesione di questa squadra che governa il paese, perché sui temi cruciali c’è un accordo di fondo» . Lorenzo Fuccaro

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