Rifiuti, il Quirinale contro il governo “Faccia il decreto per ripulire Napoli”

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NAPOLI – È «indispensabile e urgente» l’intervento del governo sul dramma rifiuti a Napoli. Giorgio Napolitano interviene sulla drammatica crisi che ha ormai ridotto allo stremo la sua città , e chiede di fatto a Silvio Berlusconi quel decreto che tutti, anche il Pdl campano, invocano da un paio di settimane. Il Capo dello Stato afferma che «ho seguito con crescente preoccupazione, anche cogliendo l’occasione della mia visita del 13 giugno a Napoli, l’aggravarsi della questione rifiuti divenuta nuovamente emergenza acuta e allarmante nella città  e nella provincia». Risponde poi ai tanti appelli che gli sono pervenuti dalla città : «Confermo di avere espresso allo stesso presidente del Consiglio la mia inquietudine per la mancata approvazione da parte del Consiglio dei ministri, in due successive riunioni, del decreto legge che era stato predisposto».

Si tratta del provvedimento che deve consentire di far ripartire i trasferimenti dei rifiuti campani in altre Regioni. La Lega lo ha stoppato in entrambe le occasioni citate dal presidente. Che aggiunge: «Pur senza entrare nel merito del provvedimento più opportuno che possa ancora essere considerato e definito in quella sede, rinnovo l’espressione del mio convincimento che comunque un intervento del governo nazionale sia assolutamente indispensabile e urgente al fine anche di favorire l’impegno solidale delle Regioni italiane. È quanto auspicano anche la Regione e gli enti locali di Napoli e della Campania, nello spirito dell’intesa che con apprezzabile sforzo unitario è stata da essi sottoscritta». Insomma, sono d’accordo tutti, anche il presidente della Regione Stefano Caldoro e quello della Provincia Luigi Cesaro, entrambi di centrodestra. Manca solo Berlusconi.
Quest’ultimo era ieri a Bruxelles per il vertice europeo. Partito dopo aver promesso ai suoi nei giorni scorsi una «iniziativa istituzionale» e avere bacchettato il neosindaco di Napoli Luigi de Magistris: «Non ce la fa, tocca di nuovo a me». Ieri il sindaco è tornato a accusarlo: «È chiaro che di Napoli se ne frega». Nel frattempo il Comune ha varato una nuova ordinanza, con la quale si adotta una serie di provvedimenti sotto l’assunto che «il rischio di una situazione di emergenza suscita profonda preoccupazione per la salute pubblica e l’ambiente, oltre che per l’ordine pubblico». De Magistris mette in campo una raccolta 24 ore su 24, la definizione di un nuovo sito di stoccaggio dei rifiuti in città , isole ecologiche mobili che dalla prossima settimana gireranno per i quartieri in piazze e a orari definiti. Ma nell’immediato, stante l’allarme sanitario, chiede al Prefetto di indurre Provincia e Regione a trovare finalmente i siti dove sversare, magari «con i mezzi seguiti da scorte armate». Vero è che il Ministro della Salute Ferruccio Fazio definisce «estremamente improbabile» il rischio di una emergenza sanitaria, ma intanto de Magistris avverte: «Chi non esegue si assume le sue responsabilità ».
Intanto anche Vasco Errani, presidente della Conferenza delle Regioni, chiama in causa il governo: «È evidente che siamo di fronte ad una emergenza, chiediamo di essere coinvolti in un confronto reale». A sua volta de Magistris incontra oggi il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo. Si parlerà  soprattutto del possibile sblocco di circa 100 milioni di fondi Fas.

 


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