Rc auto, aumenti a raffica con il federalismo fiscale
ROMA – Tempi duri per gli automobilisti. Responsabili le norme sul federalismo fiscale e la «tassa sulle sciagure» approvata nel decreto milleproroghe del febbraio scorso. Il rischio concreto è che aumenti l’imposta sulla Rc auto e il costo della benzina.
Ma andiamo con ordine. Già sette province – monitorate dall’ufficio studi Uil – hanno aumentato la tassa che si paga sull’assicurazione per la responsabilità civile. Si tratta di Alessandria, Benevento, Bologna, Chieti, Cremona, Pescara e Vibo Valentia: in queste province, da questo anno, la tassa sulla Rc auto salirà dall’attuale tetto massimo del 12,5 per cento al 16 per cento. Tutte queste province hanno infatti sfruttato la possibilità , prevista dal decreto sul federalismo fiscale, di aumentare entro il 30 giugno di quest’anno l’imposta del 3,5 per cento. Complessivamente incasseranno per il 2011 oltre 3,6 milioni in più dagli automobilisti residenti: il gettito passerà da 103,9 milioni a 107,5 milioni .
Ma non è finita. Mentre ancora non è stato digerito l’aumento della benzina per far fronte alle spese per la cultura e l’aumento imminente dell’imposta provinciale sui passaggi di proprietà (il nuovo sarà equiparato all’usato), si profila un’altra grana per il popolo delle quattro ruote.
Il campanello d’allarme viene dalla regione Marche: il decreto milleproroghe stabilisce infatti che, in caso di gravi calamità naturali, proclamato lo stato di emergenza, se le casse della regione sono vuote, il governatore dovrà aumentare le tasse. Prima le addizionali Irpef e Irap e, se le risorse non fossero sufficienti, l’accisa regionale sui carburanti fino a 5 centesimi al litro.
La prima Regione che dovrà fare i conti con la nuova normativa è la Regione Marche: l’alluvione è infatti arrivata a marzo, pochi giorni dopo l’approvazione della tassa sulla sciagura. I danno sono ingenti: 462 milioni. La regione naturalmente non ha i fondi disponibili e nemmeno la Protezione civile: così rischia di aumentare Irpef e Irap e poi l’accisa sui carburanti. Con un paradosso: anche se si utilizzassero tutte le potenzialità fiscali non si arriverebbe a raccogliere più di 20-25 milioni.
Se non riuscirà il tentativo del deputato Pd Massimo Vannucci di disinnescare la «tassa sulla sciagura», esonerando le regioni colpite dal patto di stabilità , la benzina nella patria di Leopardi e Rossini costerà di più. Sempre che non intervenga una decisone della Consulta che è stata investita della questione.
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