by Editore | 4 Giugno 2011 6:35
ROMA – La bicicletta diventa protagonista del primo esperimento di concerto che potrà fare a meno dell’allaccio elettrico, pur garantendo amplificazione e impianto luci. L’idea è dei Tetes de Bois, e non poteva essere altrimenti, visto che da tempo il gruppo romano si è dedicato alla celebrazione del più limpido ed ecologico dei mezzi di trasporto. Dopo tour e libri intitolati all’arte del pedale ora il passo è totale e definitivo, e prenderà forma a settembre. A pedalare questa volta saranno gli spettatori, anzi 128 spettatori (o di più se si sceglierà una adeguata turnazione), perché 128 biciclette sono quelle che servono a produrre con dinamo collegate, i 10 kilowatt necessari a garantire il regolare funzionamento del palco. Niente corrente elettrica, dunque, ma solo 128 volenterosi pedalatori, ai quali è lecito supporre, verrà offerto l’ingresso gratuito (almeno quello), realizzando un ironico e inedito scambio tra artisti e spettatori.
I pedalatori, dunque, assisteranno allo spettacolo pedalando, e nelle pause il ronzio meccanico del loro lavoro muscolare sarà il sottofondo alle canzoni della band. Andrea Satta, ciclista maniaco e cantante della band, non nasconde un sorriso felice quando racconta il progetto: «Ci lavoriamo da tre anni e abbiamo dovuto superare molte difficoltà tecniche, ma ora siamo pronti. Il palco a pedali funziona, e lo dimostreremo». L’unico dubbio, ci perdoneranno i Tetes de Bois, riguarda la partecipazione del pubblico. Siamo certi che in ogni tappa si troveranno 128 volontari disposti a pedalare per tutto il tempo del concerto? «Per forza» rassicura Satta, «non ci sono alternative, senza di loro il concerto non si può fare, ma siamo abbastanza ottimisti. In Italia ci sono molte associazioni di appassionati e noi ovviamente ogni volta le contatteremo, preparando il terreno. E poi sono sicuro che alla gente piacerà questa nuova possibilità ».
Gli spettatori potranno arrivare con le loro biciclette (il marchingegno e adattabile a ogni modello), realizzando il doppio scopo di rendere non inquinante anche il tragitto da casa al concerto, oppure potranno noleggiare biciclette sul posto. Insomma si parla di concerti “a impatto zero”, e molti nella musica si stanno muovendo in questa direzione, ma spesso questo implica alberi impiantati a migliaia di chilometri di distanza per compensare lo spreco energetico: i risultati sono lonani e poco percepibili. Questa volta l’effetto è immediato. La prima data del “palco a pedali”, sostenuto dall’assessorato ai trasporti della regione Puglia, sarà in settembre a Bari.
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