by Editore | 26 Giugno 2011 7:44
La Val di Susa è un bene comune come lo è l’acqua, l’aria, l’istruzione, la salute, la cultura, il lavoro. Il rischio è che la «Libera Repubblica della Maddalena» venga spazzata via con una repressione pari a quella che abbiamo visto e subito a Genova dieci anni fa. Sappiamo tutti che è così e nessuno potrà dire: «Io non lo sapevo». Qualche giorno fa abbiamo vinto un referendum, adesso si tratta di mettere in pratica il referendum.
Gli abitanti della Val di Susa non possono essere lasciati soli, per questo invito tutte e tutti coloro che hanno una carica istituzionale, che hanno avuto una carica istituzionale, che sono giornalisti, intellettuali, sportivi, religiosi. Invito tutti coloro che una volta soltanto sono apparsi in televisione o che sono stati citati da un giornale ad andare a passare una notte a Chiomonte, per documentare, fotografare, dire e raccontare cosa sappiamo avverrà in Val di Susa e non vogliamo avvenga nell’ombra. Invito cioè tutti e tutte coloro che hanno una «figura pubblica» a mettere a disposizione una parte del proprio tempo – e della propria incolumità fisica – per impedire lo scempio di democrazia e civiltà che il Ministro Maroni ha annunciato in val di Susa. Per quanto mi riguarda passerò domenica notte a Chiomonte.
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