Minori: petizione all’UE contro la tratta, in Italia istituito il Garante nazionale

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La petizione – la più partecipata in materia di traffico di persone fino ad oggi – è parte della campagna internazionale lanciata da Ecpat e The Body shop per sollecitare i governi a fare di più per proteggere gli oltre 1 milione di bambini e giovani vittime di tratta per sfruttamento sessuale ogni anno. Nel mondo sono state raccolte oltre 6,5 milioni di firme. Molte celebrità , da Craig David a Naomi Campbell, da Nicole Kidman a Uma Thurman fino a Yoko Ono, si sono impegnate siglando il loro impegno attraverso il disegno della loro mano, che riprendeva lo slogan della campagna “La loro protezione è nelle nostre mani”.

“Oggi, solo nove Stati membri dell’UE hanno sviluppato politiche anti-traffico che prevedano misure adeguate per affrontare specificamente la tratta di bambini (Austria, Belgio, Danimarca, Germania, Irlanda, Polonia, Spagna, Svezia e Regno Unito)” – ha ricordato Christopher Davis, direttore internazionale delle campagne di The Body Shop. “L’incredibile risposta alla petizione delle persone che visitano i negozi Body Shop e dei gruppi Ecpaat di tutta l’Unione europea dimostra che la gente vuole il cambiamento. Crediamo che tutti gli Stati membri dell’UE debbano ascoltare queste voci e agire rapidamente per accelerare il recepimento della direttiva comunitaria nel diritto nazionale. Speriamo che il Commissario Malmstrà¶m risponderà  a questa nostra richiesta con un comunicato che esorti gli Stati membri ad intraprendere azioni importanti”.

Nell’accogliere la petizione il Commissario Cecilia Malmstrà¶m, responsabile per gli affari interni, ha dichiarato che “La tratta di esseri umani è un crimine estremamente grave e una grave violazione dei diritti umani. La direttiva che ho proposto contribuirà  ad ostacolare gravemente ciò che può essere classificato come una forma moderna di schiavitù. In risposta alle 2,3 milioni di persone che hanno firmato questa petizione mi impegno a fare il meglio per garantire che gli Stati membri diano priorità  all’attuazione della direttiva”.

The Body Shop e Ecpat hanno lanciato la campagna nel 2010 in risposta alla crescente vulnerabilità  dei bambini vittime di traffico a scopi sessuali nell’UE e in tutto il mondo. “La recente crisi economica è destinata a spingere i bambini e i giovani più vulnerabili nel terribile mondo dello sfruttamento globale del sesso. Il traffico di bambini per scopi sessuali avviene in quasi tutti i paesi del mondo – in via di sviluppo” – ha detto Kathleen Speake, direttore esecutivo di Ecpat International. “Siamo molto lieti che l’Unione europea abbia dato vita a questa direttiva. Ora i governi nazionali devono sviluppare un quadro politico forte sulla tratta degli esseri umani, tra cui in particolare il traffico di bambini, per sostenere l’attuazione efficace della direttiva”.

Intanto, per quanto riguarda l’Italia e la protezione dei minori, Unicef e Save the Children hanno espresso apprezzamento per l’approvazione la scorsa settimana da parte del Senato in via definitiva della legge che istituisce in Italia la figura del Garante nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza (S. 2631).

“Come Unicef Italia, insieme alle altre organizzazioni, abbiamo da sempre sostenuto una posizione bipartisan nel vero senso della parola che tenesse conto in maniera esclusiva del supremo interesse del bambino nell’istituzione di questa figura” – ha commentato il presidente del Comitato Italiano per l’UNICEF, Vincenzo Spadafora. “Con l’approvazione prendiamo atto di una volontà  reale di tutelare l’infanzia nel nostro paese, troppo spesso lasciata in disparte e quotidianamente sfregiata da fatti di cronaca che sembrano la spia proprio di politiche e di una cultura dei diritti dei bambini spesso inadeguate. Oggi si è scritta un’importante pagina della storia dell’infanzia in Italia con una scelta lungimirante che tutela il futuro e la crescita di tutti i bambini e gli adolescenti che vivono in Italia, senza alcuna distinzione” – ha concluso Spatafora.

Anche Save the Children Italia “accoglie con soddisfazione l’approvazione della Legge avvenuta ieri all’unanimità ”. “Il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza è una figura essenziale per garantire la promozione e la tutela dei diritti dei minori, questa Legge rappresenta dunque un positivo sviluppo a favore dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nel nostro Paese” – ha dichiarato il presidente Save the Children Italia, Claudio Tesauro. L’associazione ricorda che il Comitato ONU per i diritti dell’infanzia aveva espresso già  nel 2003 la propria preoccupazione per la mancanza di tale figura nel nostro Paese, prevista all’articolo 4 della Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ratificata dall’Italia il 27 maggio 1991.

Il Disegno di Legge di iniziativa governativa era stato approvato dal Consiglio dei Ministri il 1 agosto 2008 e presentato alla Camera dei Deputati l’11 dicembre dello stesso anno. Il 7 ottobre del 2009, a seguito di una votazione alla Camera dei Deputati, aveva subito una battuta d’arresto ed era stato rinviato alle Commissioni Riunite (Commissioni Affari Costituzionali e Affari Sociali) per un ulteriore esame e per ottenere un testo maggiormente condiviso che garantisse, in primo luogo, l’indipendenza del Garante nazionale e una copertura finanziaria adeguata. “Si è chiuso un lunghissimo iter legislativo. Ci auguriamo che il Garante sia nominato in tempi brevi, e che si impegni operativamente sul campo, in rete con tutti i soggetti territoriali, per una piena attuazione dei diritti di tutti i minori, a partire da quelli che vivono in Italia le condizioni più difficili” – ha sottolineato Tesauro.

In Italia, solo 7 Regioni hanno approvato una Legge istitutiva del Garante Infanzia o hanno nominato il Garante. “Save the Children si augura che tutte le Regioni italiane si impegnino affinché venga costituita questa importante figura e che il Garante Nazionale lavori in stretta connessione e coordinamento con i garanti regionali. Infine, si ribadisce la necessità  che i bambini e gli adolescenti possano entrare in contatto con il Garante Nazionale e che siano coinvolti in modo partecipativo nelle


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