«Quasi certo il default» Parola di Alan Greenspan
Trichet ha dichiarato al quotidiano britannico che la Bce non prenderà nessuna decisione sulla necessità o meno di coinvolgere il settore privato nei prossimi passi per affrontare la crisi del debito greco. «È prima di tutto il potere esecutivo che deve decidere cosa vogliono fare», Il Consiglio direttivo della Bce continua ad affermare, che «costringere i privati ad affrontare questo tema in modo obbligatorio non è consigliabile». Stiamo dicendo al mondo politico che fare qualcosa che potrebbe creare un «credit event» o un «selective default» o un «default» non è consigliabile, ha ribadito Trichet. Ma questa rimane una decisione delle autorità politiche e la Bce agirà di conseguenza, sulla base delle decisioni prese.
Il default, in qualsiasi forma, sembra quindi terrorizzare le autorità bancarie. Il problema che, secondo gli ultimi dati, il debito pubblico ellenico sfiora i 300 miliardi sui quali Atene paga interessi altissimi. 300 miliardi corrispondono a circa 28 mila euro di debito pubblico per ogni cittadino ed è praticamente impossibile che il governo greco riesca a onorare non solo le rate del debito in scadenza, senza contare il pagamento degli gli interessi che oscillano attorno ai 20 miliardi di euro l’anno.
Intanto il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker ha dichiarato di non essere favorevole all’idea di aspettare settembre per prendere una decisione sul nuovo piano di aiuto alla Grecia del quale ha un disperato bisogno. Secondo il «Tagesspiegel» il governo tedesco vuole rinviare la decisione a settembre a causa delle restanti differenze di vedute sul settore privato. «Ci sarà una partecipazione dei creditori privati», ha assicurato al giornale Jean-Claude Juncker, ma ha sottolineato il carattere volontario di tale coinvolgimento.
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