Le tangenti di Chiquita ai narcos

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Chiquita, la più grande azienda del mondo specializzata nella produzione e distribuzione delle banane, è accusata di avere pagato numerose tangenti ai gruppi paramilitari che in Colombia da anni lottano per il controllo dei traffici di droga. La causa è stata lanciata da quattromila colombiani, ognuno dei quali ha perso almeno un familiare in una guerra civile che ormai ha fatto migliaia di morti. Chiquita aveva già  patteggiato per accuse simili nel 2007, accettando di pagare una multa di 25 milioni di dollari.

Chiquita sostiene da tempo di essere stata costretta sotto ricatto a pagare i gruppi paramilitari, e insiste che le accuse dovrebbero essere lasciate cadere. «Chiquita ha subito delle estorsioni in Colombia. I pagamenti erano necessari per evitare ritorsioni violente sul personale», ha spiegato il portavoce dell’azienda Ed Loyd. Le accuse potrebbero essere aggravate dalla recente acquisizione da parte del tribunale di una serie di documenti interni all’azienda in cui si parla esplicitamente delle tangenti pagate ai narcos. In una nota scritta a mano nel 1997, uno degli amministratori di Chiquita dice che questi pagamenti sono «il costo per fare affari in Colombia. Ci sono persone che rischiano di morire».

Chiquita iniziò la sua attività  nel commercio delle banane nel 1899, prevalentemente nelle aree di Santa Marta e Urba lungo la costa caraibica. Negli anni Settanta le FARC iniziarono a chiedere tangenti a tutte le maggiori aziende che facevano affari in Colombia e Chiquita iniziò a pagare una cifra tra i venti e i cento mila di dollari al mese. Le FARC divennero così potenti nelle zone in cui venivano coltivate le banane, che l’esercito colombiano non riusciva a opporsi. Il gruppo terrorista uccise 42 dipendenti di Chiquita nel 1995.

Nel 1997 nacquero le AUC, un gruppo paramilitare di estrema destra creato per contrastare l’ascesa delle FARC. E anche loro iniziarono subito a cercare di estorcere denaro a Chiquita. Questo gruppo paramilitare, sostenuto nel tempo da esercito e leader politici, ha ammesso di avere ucciso oltre 50mila civili in Colombia. La causa contro Chiquita cita drittamente numerosi massacri compiuti dalle AUC, incluso quello del luglio 1997 in cui 49 persone furono torturate, smembrate e decapitate. Nel febbraio del 2000 un altro gruppo AUC torturò e uccise 36 persone.

Secondo i documenti raccolti dall’accusa, il leader delle AUC in quegli anni si incontrò più volte con i dirigenti Chiquita e disse loro che i soldi sarebbero serviti per contrastare l’attività  dei guerriglieri FARC. Per sette anni, Chiquita effettuò oltre cento pagamenti alle AUC per un totale di 1,7 milioni di dollari. La metà  di questi soldi furono pagati dopo il dieci settembre 2001, quando gli Stati Uniti dichiararono ufficialmente le AUC un’organizzazione terrorista al pari delle FARC. Altri documenti dimostrano poi che Chiquita non si sarebbe limitata a pagare soltanto delle tangenti ma avrebbe rifornito le AUC anche con armi per un totale di 5 milioni di dollari. I fucili e le pistole venivano nascosti nei magazzini dell’azienda e poi consegnati direttamente ai paramilitari con i furgoni Chiquita.


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