Lady Gaga all’Europride, è scontro insorgono i cattolici: non insulti il Papa

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ROMA – Lady Gaga non è ancora arrivata in città  e già  scoppiano le polemiche sull’istrionica cantante americana, sull’icona gay che sabato sera canterà  al circo Massimo per festeggiare l’Europride. Concludendo con un brano che rivendica il diritto ad essere sempre se stessi, la lunga marcia dell’orgoglio omosessuale per la quale gli organizzatori si aspettano, e sperano, un milione di partecipanti lungo le vie del centro della capitale.
Quello che potrebbe dire la pop star di origini italiche, scatena discussioni e condanne preventive da parte dei politici della maggioranza di formazione cattolica, da Giovanardi alla Binetti. Mentre nella scaletta della giornata romana di lady Gaga resta un mistero: si era parlato di una sua visita in Campidoglio, di un incontro col sindaco Alemanno. Tutto saltato. Ufficialmente per mancanza di tempo da parte della star che arrivata con un jet privato in serata ripartirà  alla volta della Francia, lasciando delusa anche la presidente della Regione Renata Polverini che ieri pomeriggio aveva risposto un bel «perché no» all’idea di riceverla.
E mentre la macchina organizzativa mette a punto gli ultimi ritocchi ai 40 carri e si contano le misure di sicurezza in campo, tra il raddoppio dei vigili urbani e i 200 volontari della protezione civile, salgono le polemiche sull’eccentrica cantante. Gli attivisti di Militia Christi hanno appeso uno striscione sul Campidoglio: «No al gay pride, Alemanno vergogna» e per domani hanno organizzato un presidio di protesta a San Giovanni. Dal canto suo il sottosegretario Carlo Giovanardi, ha sottolineato che «la cantante non si deve permettere di urtare la sensibilità  degli italiani, dei cattolici». Davanti agli occhi, evidentemente, deve avere il video della canzone Judas il cui testo tratta a dell’amore travagliato della cantante, combattuta tra Gesù, il bravo ragazzo, e Giuda, il bad boy. Il ritornello parla di come Gaga possa redimersi; ciononostante, alla fine sembra scegliere Giuda. Anche Paola Binetti, dell’Udc, mette lei le mani avanti: «Qualora dovesse insultare il Papa, chi l’ha invitata se ne dovrà  assumere la responsabilità ». Stessa posizione per Rocco Buttiglione, parlamentare dell’Udc che nel 2004 perse il ruolo di commissario europeo per la giustizia, la libertà  e la sicurezza proprio a causa delle sue posizioni sull’omosessualità : «Il mondo gay non si sente rappresentato da chi gira dei video offendendo Gesù».
Alle contestazioni il sindaco Alemanno ha risposto dicendo che «Quella di invitare Lady Gaga «è stata una scelta degli organizzatori dell’Europride. Noi ci limitiamo semplicemente a rappresentare una città  disponibile ad accogliere tutte le realtà  senza alcuna discriminazione».

 


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