La conferenza di Genova scarica Ichino
Nodo del contendere è stata la proposta di Pietro Ichino, sposata dall’ala moderata del partito – in un primo momento anche da Veltroni e Chiamparino, che però hanno ritirato le loro firme – e invisa invece non solo alla maggioranza, ma anche all’ala più classicamente «a sinistra» di Sergio Cofferati. Ieri anche Ignazio Marino ha dato il suo «endorsement» a Ichino, come d’altra parte l’Udc e il Fli, che osservando dall’esterno il «boicottaggio» dell’idea del professore, hanno urlato a un «ritorno al conservatorismo» del Pd. La proposta Ichino permette un’assunzione con «licenziamento facile» del precario, dietro la corresponsione di un risarcimento.
Related Articles
Agricoltura. Il capitale e la finanza nelle campagne
Illudere i piccoli proprietari che si possa rovesciare la centralizzazione capitalistica come se si potesse fare andare il tempo a ritroso, è da sempre il mestiere politico dei reazionari
Certificati verdi, la scure di Tremonti a rischio 7,3 miliardi di investimenti
Non è certo che i tagli agli incentivi si tradurranno in risparmi sulle bollette degli utenti
Presse e Stampi: «No all’accordo, si voti»
Un ordine del giorno votato all’unanimità da 350 lavoratori, durante l’assemblea convocata da Cisl-Uil-FismicSorpresa! In Fiat non c’è per nulla «gioia e contentezza» per la distruzione del contratto nazionale di lavoro, sostituito sotto ricatto dal «modello Pomigliano», firmato da Cisl, Uil e Fismic.