Garante per l’infanzia, l’Unicef: “Siamo in dirittura d’arrivo”
ROMA – L’approvazione della legge che istituisce il garante nazionale dell’infanzia e dell’adolescenza sembra essere ormai imminente: il 16 marzo scorso il ddl è stato approvato alla Camera e assegnato alla Commissione affari costituzionali del Senato, che ne ha iniziato l’esame. “Siamo in dirittura d’arrivo: chiediamo di fare presto e di fare bene, perché il testo ha registrato un accordo bipartisan”, ha sottolineato Laura Baldassarre, di Unicef Italia, durante l’incontro “Il ruolo dei garanti per l’infanzia e l’adolescenza. Le prospettive nazionali e regionali”, promosso questa mattina presso l’Auditorium di Unicef Italia, a Roma.
“La discussione generale sul ddl è andata a buon fine; dobbiamo discutere circa 35 emendamenti, ma che non stravolgono l’impianto della legge; quindi ormai siamo alla votazione degli emendamenti per poi andare in aula. Quindi fra non molto dovremmo avere la norma definitiva”, ha riferito Domenico Benedetti Valentini, vicepresidente Commissione affari costituzionali del Senato, che si è espresso contrario però “alla proliferazione di organismi, di authority e di garanti, che sta creando problemi di intesa e di collegamento. Questo nuovo organismo, dunque, è chiamato a un ruolo di forte coordinamento, coinvolgendo l’associazionismo e il volontariato, con una funzione propulsiva di dinamizzazione di questo patrimonio presente anche nella provincia, non solo nelle grandi città ”.
“Ho voluto fortemente che si provvedesse a istituire la figura del garante”, afferma Mara Carfagna, ministro per le pari opportunità , in un messaggio che ha fatto pervenire ai partecipanti; era infatti previsto il suo intervento all’incontro. Nella breve nota, il ministro definisce “equilibrato ed efficace” il testo del ddl attualmente al Senato, dichiarando: “Istituire questa figura, in grado di vigilare sull’applicazione delle convenzioni internazionali e delle leggi a favore dei minori e che lavori – in accordo con il Tribunale dei minori – per prevenire e sanare tutte le situazioni di disagio che coinvolgono l’infanzia, serve a colmare un vuoto nell’ordinamento italiano e a rispondere alle sollecitazioni internazionali ed europee”.
“Accelerare l’iter di istituzione del garante nazionale: una figura di sintesi che rafforzi la rete di garanti regionali”, ha auspicato Francesco Alvaro, garante dell’infanzia e dell’adolescenza del Lazio, precisando che tutte le regioni – tranne la Sicilia – hanno legiferato in merito, “anche se i garanti operativi a livello regionale sono 6 o 7”. E ha aggiunto: “Per quanto riguarda la mia decennale esperienza sui servizi ai minori, si tenda a lavorare sul disastro, più che sulla prevenzione. Vorremmo portare avanti una legge regionale sull’infanzia, ma è sempre una corsa in salita: non abbiamo il sostegno sufficiente. E non sempre le normative regionali rispondono a un sistema di servizi coerenti: è il momento di un ammodernamento su questo fronte, pensando anche all’evoluzione della pedagogia”. Senza contare “la distanza talvolta abissale tra le regioni e i piccoli comuni, con disparità nell’erogazione di risorse per i minori”. (lab)
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