Cooperative, aumentano gli occupati: +5,5% negli anni della crisi
ROMA – “La cooperazione italiana con il + 5,5% di occupazione negli ultimi due anni è in controtendenza nel mondo economico-finanziario che dopo i subprime e la bolla immobiliare negli Usa non sarà mai più come prima”. E’ questo il principale dato che emerge dai lavori dell’assemblea nazionale di Confcooperative in corso a Roma. “È stata una crisi economico–finanziaria che ha cambiato gli equilibri dell’economia–mondo, e continua farlo – si legge nella relazione di Elabora Centro studi Confcooperative. Se il ‘terremoto economico’ è alle spalle, gli effetti si avvertono ancora. La durata infinita è, infatti, una delle caratteristiche principali di questa crisi. La cooperazione conferma le sue caratteristiche: è il modello d’impresa che, radicato sul territorio e votato alla valorizzazione delle sue migliori risorse, mette al centro la persona”.
Ecco i dati: in due anni + 5,5%, ovvero da 507.000 a 535.000 persone occupate. Più 3% di occupazione rispetto allo scorso anno che va sommato al più 2,5% dello scorso anno sul precedente: più 5,5% in due anni. Così le 20.500 imprese aderenti a Confcooperative rispondono alla crisi economico finanziaria che ha sconvolto il mondo. È donna il 59% degli occupati. Il 22% sono stranieri, di provenienza Ue il 9,5% ed extra Ue il 12,5%.
Nelle cooperative di grandi dimensioni sale al 90% la quota di persone assunte con contratti a tempo indeterminato, mentre scende nelle micro imprese al 60%. La media delle persone assunte con contratti a tempo indeterminato nelle 20.500 cooperative è dell’82%. Nelle cooperative a guida rosa balzo della forza lavoro: + 6,9%. Nelle cooperative rosa, l’occupazione ha fatto segnare un balzo superiore alla media: +6,9% rispetto all’anno precedente. Rispetto al management è donna il 26%. E nelle cooperative sociali il 35,4% dei presidenti è donna con punte del 40% nella cooperazione di servizi alla persona e, a livello territoriale, del 46% nel Mezzogiorno.
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