Contratti, ora si cerca un’intesa

by Editore | 23 Giugno 2011 6:28

Loading

Tra stoccate incrociate, manifestazioni e differenti proposte di riforma fiscale non sembra esserci granché di «unitario» tra Cgil, Cisl e Uil. Le tre sigle sindacali venerdì si ritroveranno intorno a un tavolo insieme a Confindustria per discutere di rappresentanza ed esigibilità  dei contratti. E tutto fa pensare che si arriverà  a una contrattazione separata. Emma Marcegaglia e Susanna Camusso, rispettivamente presidente di Confindustria e segretario generale della Cgil, minimizzano.

«Ci poniamo gli stessi obiettivi: arrivare ad un nuovo accordo interconfederale con tutte le sigle sindacali» sostiene la Marcegaglia. Mentre la Camusso liquida il disfattismo: «Sono le ore in cui si lavora per fare l’accordo unitario e non per chiederci cosa fare in caso di accordo separato». Restano però alcune posizioni nette. «Non siamo innamorati delle cose che abbiamo firmato in passato – afferma la leader degli industriali – ma non possiamo neanche non ragionare sui riconoscimenti positivi sul percorso che l’accordo del 2009 ha aperto. Noi andiamo al tavolo con molta apertura, con la volontà  di arrivare a questo accordo».

Anche il segretario della Cgil cita lo stesso anno, ma con una diversa valenza: «Non siamo nel 2009, c’è un messaggio chiaro. Il Paese non è disposto a rinunciare a democrazia e partecipazione. E la democrazia sindacale ne è una parte. Inviterei tutti a riflettere sulle condizioni per fare un accordo unitario e a non procedere come se nulla fosse successo». Sul fronte della rappresentanza, nel precedente incontro con le organizzazioni sindacali «si è cominciato a ragionare di certificazione e mi è sembrato di capire che ci fosse la volontà  di lavorare insieme» sostiene Marcegaglia. La Camusso le fa eco aggiungendo che i dati associativi riferiti alle deleghe rilevati dall’Inps e i consensi alle elezioni per le Rsu andrebbero trasmessi al Cnel come ente certificatore: «Anche nelle aziende private serve una certificazione degli iscritti sulla base del modello della pubblica amministrazione» (deleghe e voti alle elezioni delle Rsu). Confindustria riconosce la centralità  della rappresentanza e sostiene che nella sua proposta sarà  evidenziata, ma «sappiamo che ci sono dei casi in cui è necessario adattare le regole del contratto nazionale ai livelli aziendali» conclude la Marcegaglia, assicurando che «la Costituzione la rispettiamo».

Anche la Camusso cita la Costituzione, in particolare l’articolo 39 in cui è scritto che «l’organizzazione sindacale è libera, tema che forse è sfuggito a qualche azienda del nostro Paese», ironizza il segretario della Cgil. Sul fronte fiscale il sindacato di Corso d’Italia chiede a gran voce una riforma che riduca la pressione su lavoro dipendente e pensionati. Il carico fiscale andrebbe spostato invece sulle grandi ricchezze mobiliari e immobiliari (5% delle famiglie più ricche d’Italia). La stima, secondo i calcoli della Cgil, è di un gettito potenziale di 18 miliardi di euro l’anno.

Post Views: 169

Source URL: https://www.dirittiglobali.it/2011/06/contratti-ora-si-cerca-unintesa/