Consumi: Sangalli; ancora in frenata, crescita fragile

by Editore | 23 Giugno 2011 14:08

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NO SCAMBIO IRPEF-IVA, GIU’ CONSUMI -1% – La Confcommercio è “assolutamente contraria” a uno scambio di pressione tra riduzione dell’Irpef e innalzamento dell’Iva. Lo afferma il presidente Carlo Sangalli parlando all’assemblea generale dell’associazione. In termini di riforma fiscale, lo spostamento di gettito da Irpef a Iva per circa un punto di Pil, “determinerebbe – dice Sangalli – una riduzione dei consumi intorno all’1% e una riduzione del Prodotto lordo di oltre lo 0,6%”.

CHI EVADE SBAGLIA MA VA ASCOLTATO – Chi evade, e chiunque aiuti a evadere, mina le fondamenta del patto di stabilità  e agisce contro la crescita, ma va ascoltato e capito. A chiederlo il presidente della Confcommercio Carlo Sangalli nella relazione all’assemblea annuale. Occorre “ascoltare e capire le ragioni – dice – di chi davvero non ce la fa più a pagare troppe tasse. E’ gente che non conosce l’indirizzo dei ‘paradisi fiscali’, ma che sente sulla propria pelle il morso della crisi. Non meritano di essere tutti bollati come ‘evasori’ e di essere condannati alla chiusura delle loro imprese”. Per Sangalli, si deve procedere con determinazione sulla strada del contrasto e del recupero dell’evasione: “un imponibile evaso per almeno 255 miliardi è una tremenda ipoteca per la crescita del Paese”.

DA LOTTA CONTRAFFAZIONE 18-25 MLD – La grande crisi ha schiacciato le imprese del commercio: 54mila aziende chiuse in due anni, 26.000 nel 2010, 28mila l’anno prima. Eppure, “debellando abusivismo e contraffazione, la nostra economia registrerebbe un incremento di valore aggiunto tra i 18 ed i 25 miliardi di euro”. Il presidente della Confcommercio Carlo Sangalli, parlando all’assemblea annuale, chiede più attenzione per il commercio italiano, “risorsa straordinaria – dice – che necessita di regole più efficaci e coordinate, di un contrasto più determinato dell’abusivismo e contraffazione”

CRESCE INDIGNAZIONE ITALIA,APPELLO RESPONSABILITA’ – Anche in Italia l’indignazione cresce e chiama in causa la responsabilità  di tutti e anzitutto della politica. L’appello alla “responsabilita” arriva dal presidente della Confcommercio Carlo Sangalli. A chiusura del suo intervento all’assemblea generale dell’associazione, Sangalli chiama “le istituzioni e la politica tutta, a partire da chi governa, alla responsabilità  ed unità , la offriamo – dice – e la chiediamo. La risposta non può tardare”. Alla politica Sangalli chiede anche “sobrietà  di comportamenti, vitale per la credibilità  e dignità  delle istituzioni, contenendo anche i suoi costi, soprattutto in una stagione in cui si chiede a tutto il Paese di stringere la cinghia”.

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