Consumi: Sangalli; ancora in frenata, crescita fragile
NO SCAMBIO IRPEF-IVA, GIU’ CONSUMI -1% – La Confcommercio è “assolutamente contraria” a uno scambio di pressione tra riduzione dell’Irpef e innalzamento dell’Iva. Lo afferma il presidente Carlo Sangalli parlando all’assemblea generale dell’associazione. In termini di riforma fiscale, lo spostamento di gettito da Irpef a Iva per circa un punto di Pil, “determinerebbe – dice Sangalli – una riduzione dei consumi intorno all’1% e una riduzione del Prodotto lordo di oltre lo 0,6%”.
CHI EVADE SBAGLIA MA VA ASCOLTATO – Chi evade, e chiunque aiuti a evadere, mina le fondamenta del patto di stabilità e agisce contro la crescita, ma va ascoltato e capito. A chiederlo il presidente della Confcommercio Carlo Sangalli nella relazione all’assemblea annuale. Occorre “ascoltare e capire le ragioni – dice – di chi davvero non ce la fa più a pagare troppe tasse. E’ gente che non conosce l’indirizzo dei ‘paradisi fiscali’, ma che sente sulla propria pelle il morso della crisi. Non meritano di essere tutti bollati come ‘evasori’ e di essere condannati alla chiusura delle loro imprese”. Per Sangalli, si deve procedere con determinazione sulla strada del contrasto e del recupero dell’evasione: “un imponibile evaso per almeno 255 miliardi è una tremenda ipoteca per la crescita del Paese”.
DA LOTTA CONTRAFFAZIONE 18-25 MLD – La grande crisi ha schiacciato le imprese del commercio: 54mila aziende chiuse in due anni, 26.000 nel 2010, 28mila l’anno prima. Eppure, “debellando abusivismo e contraffazione, la nostra economia registrerebbe un incremento di valore aggiunto tra i 18 ed i 25 miliardi di euro”. Il presidente della Confcommercio Carlo Sangalli, parlando all’assemblea annuale, chiede più attenzione per il commercio italiano, “risorsa straordinaria – dice – che necessita di regole più efficaci e coordinate, di un contrasto più determinato dell’abusivismo e contraffazione”
CRESCE INDIGNAZIONE ITALIA,APPELLO RESPONSABILITA’ – Anche in Italia l’indignazione cresce e chiama in causa la responsabilità di tutti e anzitutto della politica. L’appello alla “responsabilita” arriva dal presidente della Confcommercio Carlo Sangalli. A chiusura del suo intervento all’assemblea generale dell’associazione, Sangalli chiama “le istituzioni e la politica tutta, a partire da chi governa, alla responsabilità ed unità , la offriamo – dice – e la chiediamo. La risposta non può tardare”. Alla politica Sangalli chiede anche “sobrietà di comportamenti, vitale per la credibilità e dignità delle istituzioni, contenendo anche i suoi costi, soprattutto in una stagione in cui si chiede a tutto il Paese di stringere la cinghia”.
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Sicuri che sia tutta evasione fiscale? Il confronto sottostima la crisi I risultati sono di quelli destinati a far sobbalzare chiunque in un normale giovedì di novembre. Come è possibile ci si chiede (giustamente) che un lavoratore dipendente guadagni, o meglio dichiari al fisco, tanto quanto il suo datore di lavoro, ovvero «miseri» 20 mila euro l’anno?
I nuovi italiani
«Sono italiana, quello che sento di essere da anni. Ora finalmente c’è scritto anche sui documenti. Per me vuol dire tanto: poter votare, festeggiare i 150 anni dell’Unità , dare alle mie figlie la nazionalità del Paese dove ho scelto di crescerle, lavorare e pagare le tasse». Lilia Quiroga è una nuova italiana: dopo oltre vent’anni nel nostro Paese, ha ottenuto la cittadinanza per residenza. La sua più grande soddisfazione? «Quando mi fermano i poliziotti, e mi fermano spesso – confida – mi piace vedere la loro faccia mentre tiro fuori la mia bella carta d’identità , invece del permesso di soggiorno».
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