Chiamate ai cellulari troppo care nuovo appello alla Commissione Ue

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ROMA – Ancora per molti mesi gli italiani pagheranno troppo le chiamate da casa ai cellulari: questo per colpa dell’orientamento dell’Autorità  garante delle Comunicazioni che potrebbe andare contro il parere della Commissione europea.
E’ la denuncia che Fastweb, Tiscali e Aiip (Associazione dei principali fornitori di accesso a Internet) hanno scritto nero su bianco, in una lettera datata 26 maggio, alla Commissione. Ma la stessa accusa si legge in due lettere inviate dall’associazione Altroconsumo e dall’Ufficio europeo dei consumatori (Beuc).
Puntano tutti il dito contro una proposta di delibera dell’Autorità , che definisce i prezzi di terminazione a loro avviso ancora troppo alti nel 2012-2015. E’ il prezzo, al minuto, che gli operatori del fisso pagano ai mobili quando un utente (del fisso) chiama un cellulare.
«E’ colpa di questi prezzi se ci tocca pagare tariffe stellari quando telefoniamo da casa a un cellulare», dice Marco Pierani, responsabile dei Rapporti istituzionali di Altroconsumo. E stellare è anche il business che c’è dietro. Gli operatori mobili italiani ricavano un miliardo extra ogni anno, rispetto a quanto avrebbero se i prezzi di terminazione fossero allineati con la media europea. I firmatari delle lettere notano che i prezzi voluti dall’Autorità  sono molto più alti della media europea. E sono del 76-92% più cari dei prezzi europei migliori. «L’Autorità  va contro la Raccomandazione fatta dalla Commissione sui prezzi di terminazione», accusano gli operatori firmatari. E invitano la Commissione a intervenire, per costringere l’Autorità  ad allineare i prezzi alla media europea. In particolare, chiedono che già  nel 2012 il prezzo scenda a 3,1 cent al massimo, invece dei 4,1 cent proposti dall’Autorità . C’è l’esempio degli altri Paesi europei, dove grazie ai nuovi e più economici prezzi di terminazione si stanno diffondendo tariffe a forfait per chiamare i cellulari da casa. In Francia è possibile avere, a 37,9 euro al mese, un’Adsl con chiamate illimitate a telefoni fissi e cellulari.
Secondo Altroconsumo questa “anomalia italiana” grava non solo sulle tasche degli utenti ma anche sull’innovazione. «La terminazione mobile drena risorse che gli operatori fissi potrebbero investire nelle nuove reti fibra ottica nelle case». «Siamo arrivati a quei prezzi in base a un modello di calcolo raccomandato dalla Commissione», spiega Nicola D’Angelo, consigliere dell’Autorità . «Comunque prenderemo una decisione definitiva una volta terminata la consultazione pubblica, che scade a fine mese». «D’altro canto protestano anche gli operatori mobili, secondo cui invece i prezzi proposti dall’Autorità  sono troppo bassi – aggiunge D’Angelo – Dicono di aver bisogno di risorse per comprare nuove frequenze, nell’asta che il governo intende bandire per 2,4 miliardi di euro».

 


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