Beni confiscati, Banca Etica: “Nessun comune ostacoli le associazioni”

by Editore | 21 Giugno 2011 8:06

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ROMA – Un auspicio perché “nessuna amministrazione ostacoli il faticoso lavoro delle associazioni che con coraggio utilizzano i beni confiscati alla criminalità  per dare vita a progetti di inclusione sociale a favore dei più svantaggiati”. Ad esprimerlo, sul caso dello sfratto ingiunto dal comune di Castel Volturno all’associazione Jerry Masslo, che aveva ottenuto il comodato d’uso di una villetta confiscata a uno degli esponenti storici della criminalità  organizzata campana, è Banca Etica. Il Consiglio di amministrazione, i collaboratori e i soci di Banca Etica in Campania e in tutta Italia esprimono in una nota anche la loro solidarietà  a Renato Natale, ex sindaco di Casal di Principe e ora presidente dell’associazione Jerry Masslo, che nei giorni scorsi ha ricevuto una lettera anonima contenente minacce di morte.

“Dopo la fine della sua esperienza di sindaco – sottolinea la nota – Natale ha scelto di non andare via, nonostante avesse già  ricevuto minacce, è tornato a fare il medico, occupandosi degli immigrati, come ha sempre fatto dal 1990 quando, a Villa Literno, con pochi altri volontari aveva avviato un ambulatorio per i braccianti stranieri e fondato l’associazione Jerry Masslo, in ricordo del rifugiato sudafricano ucciso proprio quell’estate”. “Negli anni – continua – il suo impegno si è dedicato, oltre alla salute fisica e psichica degli immigrati, al recupero a fini sociali dei beni confiscati alle mafie, con l’associazione Libera”. Natale, secondo Banca Etica, “incarna da più di venti anni ideali di una società  giusta, trasparente, e non violenta” ed è un “simbolo della lotta alla camorra e dell’impegno civile”.

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