Africa: le nuove linee guida contro l’Hiv fanno i conti con stigma e omofobia

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NAIROBI – Le nuove linee guida rilasciate dall’Organizzazione mondiale per la sanità  sulla programmazione contro l’Hiv per uomini che fanno sesso con altri uomini (Msm) sono state accolte dagli attivisti per gli omosessuali e contro l’Hiv. Essi sostengono che le linee guida non solo miglioreranno i servizi sanitari, ma agiranno anche come strumento di pressione nella lotta per i diritti di queste persone emarginate. “Il documento fornisce raccomandazioni ben approfondite e basate su prove per la prevenzione dell’Hiv e la cura degli Msm, che saranno utili ai medici,” ha affermato Kevin Rebe, medico per Health4Men, un servizio sanitario del Sudafrica rivolto in maniera specifica agli Msm. “Il linguaggio del documento è quello dei diritti umani ed è un forte appello per la decriminalizzazione delle attività  sessuali con persone dello stesso genere, perciò esso sarà  anche utile agli attivisti che cercano di mettere fine alle discriminazioni.” 
Le linee guida sono progettate per essere utilizzate da funzionari e manager dei servizi sanitari nazionali per i programmi contro l’Hiv/Aids e le Sti (malattie trasmesse sessualmente), le Ong ed i lavoratori del settore sanitario. Esse contengono attività  per programmi specifici per gli Msm come l’uso di lubrificanti a base di acqua e silicone per il corretto funzionamento dei condom durante il sesso anale.

Le linee guida sconsigliano la circoncisione medica maschile – una misura che l’Oms raccomanda per la prevenzione dell’Hiv fra gli uomini eterosessuali – per la prevenzione dell’Hiv fra Msm a causa della mancanza di ricerche sufficienti sull’efficacia dell’uso della circoncisione nelle attività  sessuali fra Msm. Esse raccomandano inoltre che i servizi sanitari aderiscano ai principi dell’etica medica e del diritto alla salute, e assicurino che gli Msm si sentano sufficientemente a proprio agio nel domandare delle cure mediche, con la fornitura di servizi specifici per i bisogni sanitari degli Msm forniti dal sistema sanitario nazionale. 

“Come molte altre nazioni africane, in Sudafrica si da per scontato che tutti gli uomini siano eterosessuali, quindi i lavoratori sanitari non sono consapevoli del bisogno di identificare persone di sessualità  differente durante le consulenze; al di fuori di centri come il nostro, c’è poca competenza nel fornire assistenza medica agli Msm – ha affermato Rebe -. Mettendo a disposizione queste conoscenze, le linee guida permetteranno ai lavoratori sanitari di fornire un’assistenza migliore agli Msm.”
In nazioni come l’Uganda, dove l’omofobia è profondamente radicata sia all’interno della società  che nella legge, i gruppi per i diritti degli omosessuali sperano che le nuove linee guida serviranno da campanello d’allarme per il governo sulla necessità  di includere gli Msm nei programmi di lotta all’Hiv. “Spero che le nuove linee guida costituiscano una rivelazione per il governo, che ha finora ignorato gli Msm nei programmi di prevenzione, cura e sostegno all’Hiv; Dovrebbero mostrare loro che gli Msm esistono in Uganda e sono ad alto rischio”, ha affermato Frank Mugisha, direttore esecutivo della Ong Minoranze Sessuali Uganda. “Essi non possono quindi essere ignorati e richiedono interventi urgenti contro l’Hiv.”
Mugisha ha osservato che il documento dell’Oms si aggiunge alla crescente pressione da parte di altre organizzazioni internazionali nell’appello affinché gli Msm vengano considerati nei programmi per Hiv – inclusi Unaids ed il Fondo globale per la lotta all’Aids, la Tb e la malaria – e che si spera possa convincere il governo ugandese a cambiare le proprie politiche. 

Secondo l’Oms, la criminalizzazione delle attività  sessuali fra persone dello stesso sesso contribuisce in maniera fondamentale alla vulnerabilità  all’Hiv di Msm e transgender; più di 75 paesi attualmente criminalizzano le attività  sessuali fra persone dello stesso genere. Rebe ha osservato che anche in paesi come il Sudafrica, dove i diritti umani degli Msm sono tutelati dalla legge, esiste comunque uno stigma diffuso ed un’ignoranza nei confronti dei loro bisogni, anche all’interno delle associazioni mediche. “Questi diritti sono in larga parte tutelati solo su carta, ma non sono garantiti; l’omofobia rimane diffusa, con i politici che fanno spesso dichiarazioni pubbliche apertamente omofoniche – ha aggiunto -. Se ampiamente usate, queste linee guida hanno la capacità  di aiutare a ridurre lo stigma ed accrescere il livello di cure per gli Msm”.
Alcuni politici affermano che le linee guida aiuteranno ad informare una programmazione pianificata di lotta all’Hiv per gli Msm. “Uno dei più grandi problemi che abbiamo per quanto riguarda gli Msm che cercano assistenza sanitaria è l’attitudine dei lavoratori sanitari – queste linee guida andranno ad incrementare il corpo di conoscenze che abbiamo per il supporto di questo gruppo”, ha detto Nihcolas Muraguri, capo del Programma di controllo nazionale dell’Aids e delle Sti in Kenya.

Muraguri ha osservato che sebbene il codice penale del Kenya criminalizzava ancora attività  sessuali con lo stesso sesso, la Carta dei diritti costituzionale disponeva il diritto di ogni keniano alla salute. “Gli Msm non vivono al di fuori della società  ma vivono con noi e meritano lo stesso trattamento di altri membri della società ; studi recenti mostrano che in Kenya il tasso di Hiv fra gli Msm è del 25% – e molti di questi uomini sono sposati o hanno delle fidanzate, quindi ignorarli è totalmente impraticabile – ha detto -. Una programmazione contro l’Hiv per gli Msm non è una questione di scelta, è una necessità .” (Traduzione di Sara Marilungo)


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