by Sergio Segio | 11 Maggio 2011 15:50
FIRENZE – Il 50% degli adolescenti tra gli 11 e i 19 anni riferisce di essere stato vittima di episodi di bullismo nell’ultimo anno e il 7% arriva addirittura ad uscire di casa con un coltello o un altro oggetto con cui difendersi. Tra le tipologie di ‘prepotenze’ rilevate il 28,7% riguarda offese verso un solo alunno, il 25,9 % scherzi pesanti o offese, quasi il 25% l’isolamento o l’esclusione dal gruppo, il 21% parla di percosse e di furti, quasi il 6% denuncia infine la diffusione di video umilianti e insulti via sms o mail.
Sono alcuni dati forniti da Eurispes Toscana e Censis presentati nel corso di un convegno che si è svolto oggi pomeriggio a Palazzo Medici Riccardi di Firenze dal titolo “Tutti i colori del buio: i contenuti pedagogici dell’azione associativa, come risposta al bullismo e alla disgregazione sociale”. L’incontro rientra nel ciclo di appuntamenti nati in seguito agli stati generali dell’associazionismo provinciale.
Tra gli altri dati emersi, il 50% delle famiglie segnala eventi di bullismo o microbullismo nelle classi dei figli. E ancora: lo scenario privilegiato per gli episodi di bullismo è prevalentemente la scuola: se il 51.8% degli episodi avviene in classe, oltre il 52% avviene in luoghi meno sorvegliati, come palestre e corridoi.
In base ai dati Eurispes, lo scenario privilegiato per gli episodi di bullismo è prevalentemente la scuola: metà degli episodi avviene in classe, l’altra metà avviene in luoghi meno sorvegliati, come palestre e corridoi.
Nel corso del convegno è stato sottolineata la “crescita preoccupante” del cyberbullismo, termine con il quale si identificano le azioni aggressive e intenzionali eseguite tramite strumenti elettronici, come sms, mms, chat room, immagini, video o foto offensive, chiamate anonime, istantmessaging, siti web e blog.
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