Trento: al via la due giorni del “Forum sulla solidarietà  internazionale”

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 I “nuovi trentini” si raccontano al microfono del Centro informativo. “Dietro ogni volto c’è un percorso carico di aspettative, speranze, difficoltà  e progetti per il futuro. Tante esperienze di vita che esprimono, ognuna con le proprie peculiarità , il vissuto dei migranti” – riporta la nota introduttiva.

Centro informativo per l’immigrazione della Provincia autonoma di Trento (Cinformi) ha come compito quello di facilitare l’accesso dei cittadini stranieri ai servizi pubblici e offrire informazioni e consulenza sulle modalità  di ingresso e soggiorno in Italia nonché supporto linguistico e culturale. Cinformi svolge attività  anche nel campo della comunicazione tra gli attori sociali, della casa, dello studio e della ricerca, dell’accoglienza delle persone che necessitano di protezione internazionale e umanitaria.

Incontro che si fa dialogo, come nel progetto “Dialoghi in cammino” giunto alla seconda edizione. “Un’iniziativa inserita nel Piano Convivenza 2009-2010, nata dall’esigenza di favorire il passaggio, sul territorio trentino, da una situazione di multiculturalità  ad una proposta, invece, di interculturalità ” – segnalalo i promotori. “Si tratta in altre parole di un andare oltre la semplice condivisione di un medesimo spazio per arrivare all’incontro e alla conoscenza reciproca”. Dialoghi in cammino è un gruppo più che un progetto, un gruppo di quindici ragazzi provenienti da vari luoghi del Trentino che si sono messi a disposizione per diventare protagonisti di questo cambiamento. “Hanno partecipato a numerosi incontri formativi durante i quali i diversi relatori hanno presentato loro diverse esperienze significative. Si sono confrontati sui temi dell’immigrazione, del razzismo, dell’integrazione e dell’identità  religiosa, facendo in particolare riferimento alla realtà  trentina. Per completare il percorso di formazione ed approfondire sul campo queste tematiche, i ragazzi sono partiti alla volta della Siria, paese di inestimabile ricchezza culturale e culla delle civiltà . “L’esperienza siriana ha fatto comprendere loro come la conoscenza reciproca rappresenti un primo passo fondamentale per superare le difficoltà  di integrazione”.

Immigrazione che diventa anche un importante contributo all’economia locale e nazionale. “Nel 2009 gli stranieri regolarmente residenti in Italia hanno contribuito per il 12,1% alla creazione del Pil(prodotto interno lordo) attraverso il lavoro dipendente e autonomo; si tratta di circa 165 miliardi di euro” – riporta uno studio di Unioncamere (in .pdf) di cui dà  notizia la Fondazione Leone Moressa. Il contributo dei cittadini immigrati al Pil appare ancora più significativo se si considera – come ricorda la Fondazione Leone Moressa – che gli immigrati rappresentano oggi il 6,5% della popolazione residente e l’8,2% degli occupati totali. I lavoratori immigrati – prosegue la Fondazione – sono quindi un risorsa fondamentale per l’intero Paese, ma soprattutto per le zone e per i distretti dove la loro presenza è maggiore. Nel 2009, nell’Italia centro-settentrionale gli occupati stranieri hanno prodotto il 14% del valore aggiunto e nelle regioni del nord ovest la percentuale ha raggiunto livelli ancora maggiori, pari al 14,3%.

Un’importante opportunità  di lavoro per molti immigrati che sono venuti a vivere in Italia è rappresentata dal settore della ristorazione: sono già  oltre 38mila le imprese gestite da immigrati nell’ambito della ristorazione riporta una ricerca della Fipe-Confcommercio sulle imprese della ristorazione in Italia. Un titolare su dieci è straniero e sono già  oltre 38mila le imprese del settore gestite da immigrati, pari al 12,1% del totale. Gli imprenditori stranieri gestiscono soprattutto ristoranti, con una quota pari al 13,8%, mentre i bar rappresentano il 10,2% del totale delle imprese attive nel settore. Tre quarti delle imprese straniere attive nella ristorazione si trovano in Lombardia, Lazio, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Toscana. Il 75% degli oltre 2.500 ristoranti aperti dagli immigrati in Italia propone soprattutto la cucina cinese. Seguono quella giapponese (9,3%), africana (3,2%), brasiliana (2,8%) e messicana (2%).

Le migrazioni sono quindi le grandi protagoniste delle storie di tutti i popoli; migrazioni libere, forzate, fughe dai conflitti, viaggi alla ricerca di un futuro e di diritti garantiti. “Anche il nostro territorio è protagonista di questa convivenza e scambio reciproco di saperi e visioni, e mai come in questi giorni l’attualità  ci spinge a riflettere su questi temi e sulle modalità  di rendere concreto il legame tra solidarietà  internazionale e migrazioni” – sottolinea la nota di presentazione di “Trentino in rete con il mondo – Forum sulla solidarietà  internazionale trentina” che prende il via oggi pomeriggio a Trento

Due giorni di incontri, dibattiti e gruppi di lavoro sulle prospettive del sistema trentino di solidarietà  internazionale quali prenderanno parte esperti, istituzioni nazionali ed internazionali, le associazioni trentine di solidarietà  internazionale e tutte le realtà  locali che si occupano di cooperazione internazionale allo sviluppo. “E’ l’occasione per confrontarsi con le politiche europee e italiane a sostegno della cooperazione decentrata e ascoltare le tante voci del modello trentino, ma anche un momento per riflettere sulle relazioni di aiuto e gli spazi umanitari a cominciare dai valori, dalle motivazioni e dagli approcci che li sottendono” – riporta la nota di presentazione.

L’evento si articolerà  in tre momenti. Oggi alle 15.30, alla Facoltà  di Sociologia di Trento, introdotto dal presidente della Provincia, Lorenzo Dellai, si tiene un incontro su “Il ruolo delle comunità  locali nella cooperazione internazionale allo sviluppo“, con ospiti anche da altre regioni italiane. Stasera alla sala della Cooperazione di via Segantini un incontro pubblico sul tema “Solidarietà  e migrazioni“, moderato dalla giornalista Rai Emma D’Aquino, con ospiti il missionario comboniano Kizito Sesana, il giornalista e deputato Jean Leonard Touadi e il noto islamista e sociologo Khaled Fouad Allam. Domani, infine, di nuovo a Sociologia, un Forum con le associazioni trentine per interrogarsi sulle prospettive future, sulle motivazioni, i valori e gli approcci dell’attività  della Provincia autonoma, delle altre istituzioni e delle tante realtà  locali che operano in questo settore. Chiuderà  l’evento, alle 17.30, l’assessore provinciale alla solidarietà  internazionale e convivenza Lia Giovanazzi Beltrami.


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