Tremonti: i conti pubblici hanno tenuto

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ROMA— «Il governo ha garantito la tenuta del bilancio e ci sono tutte le basi per continuare» . Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, si mostra ottimista sulla situazione dei conti pubblici italiani e altrettanto fanno le agenzie di rating Moody’s e Fitch, che ieri hanno deciso di mantenere stabili le previsioni sull’Italia, quando l’altra agenzia, Standard and Poor’s, aveva deciso venerdì di rivedere in negativo, essenzialmente per il peggioramento del clima politico, le prospettive del rating sul nostro debito. «Non c’è nessuna evidenza che la situazione di bilancio in Italia si stia deteriorando. Il governo procede come previsto» ha detto uno degli analisti di Fitch, che tra l’altro ieri ha deciso di mettere in osservazione negativa il rating del Belgio (da quasi oltre un anno senza governo) per le difficili prospettive politiche. Anche Moody’s non riscontra per l’Italia fatti nuovi rilevanti e, al di là  del possibile stallo politico stigmatizzato sabato, anche Standard and Poor’s, ieri, ha sottolineato che per quanto riguarda l’Italia «non ci sono squilibri significativi» . Valutazioni positive sulla gestione del bilancio pubblico sono arrivate, ieri, anche dalla Commissione Ue. Secondo il portavoce del commissario agli affari monetari, Olli Rehn, «la Commissione non ritiene che in Italia ci siano segali di indebolimento della volontà  politica di procedere al consolidamento dei conti pubblici. Non commentiamo i giudizi delle agenzie di rating, ma il commissario Rehn— ha sottolineato a Bruxelles il suo portavoce — ha già  riconosciuto che l’Italia sta attuando politiche economiche prudenti e nelle ultime previsioni è stato sottolineato il miglioramento del deficit registrato nel 2010, a conferma che l’Italia sta facendo bene il suo lavoro» . La revisione delle prospettive sul debito italiano operata da Standard and Poor’s, nel frattempo, sembra aver avuto un impatto limitato sul mercato. Il differenziale di rendimento tra i Btp e il Bund tedesco «ha subito un ampliamento, ma non più di quello registrato dagli altri paesi europei» ha spiegato Maria Cannata, direttore del Debito pubblico al ministero dell’Economia, confermando «la sorpresa del governo» per la decisione. In Borsa è andata peggio, con la piazza milanese maglia nera d’Europa ed in calo del 3,3%, ma anche in questo caso, secondo gli analisti, l’impatto di Standard and Poor’s è stato limitato. Hanno pesato di più il brutto clima che ieri ha attraversato tutti i mercati azionari europei, sulla scia dei timori per la situazione della Grecia e lo stacco delle cedole di numerose società  quotate: ieri hanno distribuito il dividendo ben 64 società  quotate, di cui 26 inserite nell’indice Ftse Mib. «In questi anni la tenuta del bilancio non è stato solo un esercizio contabile. Tenere il bilancio è stato tenere il risparmio delle famiglie, tenere aperto il canale di finanziamento delle imprese» ha detto ieri Tremonti, che si appresta a presentare un decreto con la correzione dei conti pubblici per i prossimi anni. L’obiettivo è quello di giungere a un deficit prossimo al pareggio (0,5%del pil) a fine 2014. La manovra sarà  pesante: serviranno tra 35 e 40 miliardi per correggere i conti del 2013 e del 2014, ma è probabile che l’aggiustamento sia spalmato anche sul 2012. Per il 2011, invece, secondo il governo, non sarà  necessaria alcuna manovra di correzione. 


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