Sono circa un milione e 100 mila le badanti che lavorano in Italia

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MILANO – Sono circa un milione e 100 mila le badanti che lavorano in Italia. Di queste, lavorano con un regolare contratto (sia a tempo pieno, sia a tempo parziale) circa 500 mila donne, secondo una stima di Andrea Stuppini, pubblicata sul portale “La voce.info”, relativa al 2010. Ce ne sono poi circa 400 mila (più di una su tre) che lavorano in condizioni di totale irregolarità : non hanno un contratto di lavoro e non hanno nemmeno un permesso di soggiorno. “Un’area che include generalmente le aree più disagiate tanto dei datori di lavoro, tanto dei lavoratori”, scrive Andrea Stuppini, rappresentante delle Regioni nel comitato tecnico nazionale sull’immigrazione.
Infine, tra queste due categorie si colloca una fascia intermedia, composta soprattutto da assistenti romene e polacche, che risultano regolari in quanto cittadine comunitarie (e quindi non possono essere espulse) ma che lavorano irregolarmente. E che si può stimare in 100-200 mila unità .

Un sistema di welfare che costa alle famiglie italiane qualcosa come 12 miliardi di euro all’anno. Ben diversa la situazione in Francia dove esiste un collegamento stabile tra le assistenti familiari e i servizi sul territorio, producendo una sorta di “badante collettiva”. “Grazie a questo sistema integrato – scrive stoppini – la Francia spende in questo settore non più di 6 miliardi di euro l’anno. Con un numero di badanti che è la metà  del nostro”. Tutte regolari, più formate, più integrate nei servizi e nella società , tendenzialmente dipendenti da associazioni sociali. (is)

 

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