by Editore | 4 Maggio 2011 6:32
La sua patologia criminale si ammantava di un discorso pseudo- religioso che ha fatto un male immenso all’Islam e agli arabi. Ora che non esiste più, forse la sua nebulosa omicida scomparirà . Ma come quando a un serpente si strappa la testa, il resto del corpo continua ad agitarsi. Avrebbe potuto essere giudicato e condannato; ma ciò avrebbe rafforzato il suo mito. Più che mai, oggi le rivolte nel mondo arabo esplodono in nome di valori umanisti universali, non di una religione o di un’ideologia. Sarà forse una coincidenza, ma il fatto che gli americani l’abbiano ucciso proprio in questo momento prova che gli echi della primavera araba si diffondono ovunque nel mondo. Bin Laden ha sfigurato l’Islam. Dovunque hanno potuto, i suoi sbirri hanno assassinato persone innocenti. Questa non è solo la fine di un assassino, ma è anche quella di un’era in cui il fanatismo e l’oscurantismo avevano soppiantato il messaggio di pace contenuto nelle religioni monoteiste. Traduzione di Elisabetta Horvat
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