by Sergio Segio | 3 Maggio 2011 15:11
MILANO – L’11,04% delle richieste di mutuo per l’acquisto della prima casa arriva da cittadini di nazionalità straniera. Il dato viene da Mutui.it, broker online per la scelta del mutuo, che ha esaminato i preventivi di mutuo compilati sul sito negli ultimi mesi.
Per quanto riguarda la nazionalità degli stranieri censiti, sono i romeni a rappresentare il campione statistico più importante: ben 1 mutuo su 3, ossia il 32,48%, proviene da cittadini della Romania. Seguono gli albanesi, che richiedono solo il 5,73% dei mutui analizzati. Tuttavia il dato va contestualizzato: quella che è ormai la comunità straniera più grande d’Italia (secondo gli ultimi dati Istat, per il 2011 si stimano 997 mila romeni in Italia, seguiti a grande distanza da 491 mila albanesi) ha subito un incremento davvero esponenziale, soprattutto dal 2007, anno dell’ingresso della Romania nell’Ue. Si spiega così il fatto che un terzo delle richieste (il 32,5%) arrivi proprio da cittadini romeni, mentre gli albanesi, sebbene rappresentino la seconda comunità straniera in Italia, richiedano solo il 5,73% dei mutui analizzati.
L’immigrato che vuole comprare la sua prima casa in Italia richiede, in media, 132 mila euro (pari all’80% del valore dell’immobile da acquistare), nel 54% dei casi preferisce il tasso variabile, intende impegnarsi con la banca finanziatrice per 25 anni e, al momento della richiesta del mutuo ha 35 anni.
La ricerca evidenzia anche l’interesse degli stranieri per immobili di valore inferiore rispetto ai valori medi italiani (165 mila contro 200 mila euro) e il bisogno di un finanziamento maggiore (80% del costo totale dell’immobile contro il 75%). A quanto pare, pur di comprare casa gli immigrati accettano immobili più periferici, o in condizioni peggiori, e di impegnarsi in mutui più importanti.
Le regioni in cui vi è la richiesta maggiore sono quelle del Nord e del Centro Italia, Lombardia (25,80%) e Lazio (13,38%) su tutte. Seguono Emilia Romagna (12,61%), Veneto (11,15%), Piemonte (8,47%),Toscana (7,20%) e Friuli Venezia Giulia (3,12%).
“Il fatto che una persona e famiglia su 10 che apre un mutuo prima casa è immigrato, soprattutto comunitario e romeno, dice come l’acquisto di una casa in proprietà sia in atto un processo di permanenza e stabilizzazione degli immigrati nel nostro paese e anche un processo di integrazione – commenta monsignor Giancarlo Perego, direttore della Fondazione Migrantes -. E’ importante accompagnare non solo sul piano economico, ma anche sociale questo processo – aggiunge -, perché la casa della persona e famiglia immigrata sia riconosciuta come un valore aggiunto nel territorio e nella città , sia raggiunta da servizi, aiutata, anche attraverso un lavoro di mediazione culturale e sociale, a partecipare alla vita della città . Diversamente – conclude – anche la casa di proprietà diventa un’isola, un luogo non di promozione, ma di esclusione sociale”.
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