Milano lancia l’operazione di “polizia-pulizia” contro senza dimora, immigrati e tossicodipendenti
MILANO – È partita ieri dalla Stazione centrale e continuerà nei prossimi giorni in altre zone della città l’operazione di “polizia-pulizia” contro senza dimora, immigrati e tossicodipendenti del Comune di Milano. I vigili urbani allontanano le persone e i mezzi Amsa bagnano panchine e marciapiedi perché nessuno possa sedersi. “Sono interventi a contrasto del degrado causato da assembramenti e bivacchi”, spiega in un comunicato stampa il vicesindaco Riccardo De Corato. Oggi “gli agenti sono intervenuti in via Benedetto Marcello dove 5 persone erano stese negli spazi verdi e in via Quarti dove circa 25 nomadi sono stati allontanati”, si legge.
Nei prossimi giorni i vigili urbani interverranno in altre vie e piazze: piazza Oberdan, via Vittorio Veneto, piazza della Repubblica, piazza Caiazzo, via Settembrini, piazzale Bacone, via Morgagni, piazza Tirana, piazza Napoli, piazza Prealpi, viale Monza, via Saponaro, piazzale Bausan, piazzale Giovanni dalle Bande Nere, piazza Risorgimento, Tricolore e corso Concordia. “Facciamo operazioni di polizia e pulizia – spiega De Corato -. L’altro giorno con un maxicontrollo alla Stazione Centrale sono state allontanate ben 120 persone tutte identificate. Tra queste c’era un ricercato tunisino che è stato arrestato. Dunque sono operazioni per la sicurezza di Milano ma anche a contrasto del degrado. Non è accettabile vedere gente stesa nei giardini, ubriachi che lasciano bottiglie in giro, sporcano ovunque e che impediscono con minacce pure le operazioni di pulizia dell’Amsa”. (dp)
© Copyright Redattore Sociale
Related Articles
Il governo vara il Piano per la famiglia
Aiuti fiscali, asili, sostegno a disabili: ecco le linee direttrici. Pd e Udc: trovate i fondi
Detenuti per la ricostruzione, il Tribunale di sorveglianza: “Fattibile”
Approvata la proposta del ministro Severino di “reclutare” i detenuti per la ricostruzione della aree colpite dal terremoto. Maisto (presidente): “Operino in squadra così si evitano possibili timori ai cittadini”
Il Def ha trovato il capro espiatorio
La spesa sanitaria sul Pil è fissata al 6,6%, la più bassa d’Europa. La scure cade sui malati e sull’innovazione senza colpire sprechi e abusi. Come dovrebbe essere in un progetto riformatore