Migranti gettati in mare dagli scafisti

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MILANO – Tragedia dell’immigrazione lungo le coste trapanesi. Tre immigrati, che facevano parte di un gruppo di 17 stranieri che sarebbero stati gettati in mare dagli scafisti, sono stati trovati morti in mare. Secondo una prima ricostruzione della Guardia costiera, i migranti sono stati costretti all’alba a gettarsi in acqua: in quattordici – tutti i giovani tra i 25 e i 30 anni provenienti forse dalla Tunisia – hanno raggiunto a nuoto Contrada Granitola, a Mazara del Vallo. Qui hanno raccontato però che sul gommone erano di più. «Siamo stati buttati a mare, eravamo in 17» hanno spiegato. Nessuna traccia degli scafisti, fuggiti a bordo della loro imbarcazione. I tre migranti, dati per dispersi, sono stati successivamente trovati morti. Il primo nel tratto di mare antistante la costa di Mazara, gli altri due vicino la foce del fiume Arena. I 14 sopravvissuti sono stati intercettati a terra dalle forze dell’ordine e interrogati.

GLI SBARCHI – Intanto è ancora emergenza a Lampedusa.Un barcone con 500 migranti a bordo è stato avvistato giovedì mattina da un elicottero della Guardia di finanza a 20 miglia circa a sud dell’isola. La capitaneria di porto sta coordinando le operazioni di soccorso in quanto il barcone è a rischio per l’alto numero di persone a bordo. Sei motovedette hanno raggiunto il natante e uomini della guardia costiera sono saliti a bordo. La notte scorsa era giunto sulla costa lampedusana un natante con 208 persone, tra cui 23 donne e tre bambini.


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