by Sergio Segio | 4 Maggio 2011 13:28
MILANO – «L’Unione europea non deve lasciare che gli Stati maggiormente esposti ai flussi migratori dal Nordafrica gestiscano da soli l’emergenza: lo sottolinea la commissaria agli Affari interni, Cecilia Malmstrà¶m, presentando il documento elaborato dall’esecutivo di Bruxelles su una politica comune per l’immigrazione. «Non dobbiamo lasciare che sia solo compito degli Stati membri che si trovano alle nostre frontiere esterne gestire le situazioni straordinarie di migrazioni», osserva Malmstrà¶m. Alcuni Stati Ue – si legge nel documento approvato dalla Commissione – «sono più direttamente esposti ad arrivi massicci di migranti rispetto ad altri, ma questa situazione non può essere gestita solo a livello nazionale. Richiede la mobilitazione di tutti gli Stati membri a livello Ue». E se la Commissione «non può imporre la solidarietà », tuttavia «è necessario una migliore ripartizione delle responsabilità e un aumento della solidarietà a livello di Unione europea».
FUGGITIVI – Sono 650 mila, secondo le ultime stime dell’Unione europea, le persone che hanno lasciato la Libia per fuggire guerra e violenze. Il dato è stato reso noto in occasione della presentazione del documento della Commissione sulla politica comune per l’immigrazione. Tutti i fuggitivi si sono rifugiati nei paesi vicini, soprattutto Tunisia ed Egitto, e molti sono già stati aiutati a tornare nei paesi di origine. Quanto ai migranti che hanno scelto l’Europa, sono oltre 25 mila, soprattutto provenienti dalla Tunisia, e sono sbarcati soprattutto sulle coste italiane, a Lampedusa sostanzialmente, e a Malta.
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